
Un missile balistico lanciato dall’Iran ha causato gravi danni a Beer Sheva, nel sud di Israele. L’ordigno, caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali, ha provocato la distruzione di diversi appartamenti, un profondo cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate danneggiate e balconi crollati. Il Magen David Adom segnala sette feriti.
Intanto, oggi a Ginevra, i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania (formato E3), insieme all’alto rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas, parteciperanno a un incontro decisivo con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, che però avverte gli Stati Uniti: “Nessun negoziato finché Israele ci attacca”.
19.40 Incontro terminato
Terminato l’incontro a Ginevra tra il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ed i capi delle diplomazie di Germania, Francia, Regno Unito, insieme all’Alto rappresentante della politica estera della Ue, Kaja Kallas. Lo hanno riferito i media iraniani. L’Iran non è intenzionata a interrompere l’arricchimento nucleare, che Teheran sostiene essere per scopi pacifici, ma sono possibili delle concessioni: “Forse può essere più basso, ma non lo fermeremo”. Lo ha detto Majid Farahani, un funzionario della presidenza iraniana, alla Cnn mentre sono in corso i colloqui a Ginevra. Il canale diplomatico con l’Iran – ha poi aggiunto – potrebbe “facilmente” riprendere se il presidente Usa Donald Trump ordinasse alla leadership israeliana di interrompere gli attacchi contro l’Iran: “Può facilmente fermare la guerra con una sola telefonata agli israeliani”.
18:35 Israele all’Onu: “I nostri attacchi non si fermeranno”
L’ambasciatore israeliano all’Onu, Danny Danon, ha spiegcato che “Israele non si fermerà” negli attacchi all’Iran “fino a quando la minaccia nucleare dell’Iran non verrà smantellata, fino a quando la sua macchina da guerra non verrà disarmata”. “Questa – ha aggiunto – non è solo la battaglia di Israele, è la battaglia del mondo, e se nessuno la combatterà, noi lo faremo”.

17.50 Usa all’Onu: “Non è troppo tardi perché l’Iran faccia cosa giusta”
“Non è troppo tardi perché l’Iran faccia la cosa giusta. Il presidente Donald Trump è stato chiaro negli ultimi giorni sul fatto che la leadership di Teheran deve abbandonare completamente il programma di arricchimento nucleare e ogni aspirazione ad acquisire un’arma atomica. Il governo iraniano rappresenta da tempo una minaccia costante per la pace e la sicurezza dei suoi vicini e del mondo intero, che questo Consiglio è incaricato di preservare”. A dirlo è stata l’ambasciatrice americana ad interim all’Onu, Dorothy Shea, parlando in Consiglio di Sicurezza.
17:27 L’Iran chiede pausa dei colloqui per consultazioni
I colloqui di Ginevra fra europei e Iran sono sospesi. Da quanto si apprende, la delegazione iraniana ha chiesto un’interruzione per consultazioni interne, un’iniziativa che sembra suggerire che la proposta sul tavolo, avanzata da Francia-Gb-Germania, sia significativa. Fonti del Quai d’Orsay confermano che i colloqui sono interrotti per una “pausa tecnica” e che ogni delegazione è rientrata in una sala di lavoro separata.
15:52 – Cominciato alle 15:30 a Ginevra l’incontro degli europei con l’Iran
È iniziato alle 15:30 a Ginevra l’atteso incontro tra i tre Paesi europei e l’Iran sul dossier nucleare, dopo un pranzo di lavoro. Lo riferiscono fonti del Quai d’Orsay.
Durante i colloqui, i ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Germania proporranno al collega iraniano Abbas Araghchi un “negoziato globale”, come anticipato in mattinata dal presidente francese Emmanuel Macron.
15:45 – Missile caduto ad Haifa, 17 feriti di cui 3 gravi
Un missile iraniano è caduto su Haifa, provocando 17 feriti, secondo quanto riferito dai soccorritori israeliani.
Tre persone sono in gravi condizioni, mentre le altre hanno riportato ferite lievi.
15:09 – Soccorritori: “Impatti di missili in tutto Israele”
I soccorritori israeliani stanno intervenendo in diverse aree del Paese a seguito di segnalazioni di impatti di missili balistici, nell’ambito dell’ultimo attacco lanciato dall’Iran contro Israele.
Lo riferisce il Times of Israel, evidenziando che il Comando del Fronte Interno ha emesso una rara allerta nazionale.

14:57 – Media: esplosioni a Gerusalemme, Tel Aviv e Beersheba
Forti esplosioni sono state udite a Gerusalemme, Tel Aviv e Beersheba, subito dopo l’inizio del nuovo attacco iraniano su Israele.
Lo riportano i media israeliani, secondo cui sarebbero almeno 25 i missili lanciati dall’Iran.
14:50 – Idf: “Missili in arrivo dall’Iran”. Scattate le sirene in Israele
Le sirene d’allarme sono risuonate in diverse località israeliane dopo che l’Idf ha rilevato un lancio di missili provenienti dall’Iran.
L’esercito ha invitato la popolazione a cercare riparo immediato nei rifugi.
11.27 – Katz: “Israeliani devono evacuare Teheran”
“Dobbiamo colpire tutti i simboli del regime e i suoi meccanismi di oppressione, come i Basij, così come la base del potere del regime, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica”, ha dichiarato Katz stamani in una riunione con il capo di Stato Maggiore dell’esercito, Eyal Zamir, e altri alti ufficiali.
Katz ha affermato che Israele deve procedere a “un’evacuazione di massa della popolazione da Teheran, al fine di destabilizzare il regime e aumentare la deterrenza in risposta al lancio di missili sul fronte interno israeliano, continuando al contempo a colpire strutture e scienziati per contrastare il programma nucleare iraniano, fino al pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione”.
07.46 – Distruzione a Beer Sheva, colpite diverse persone
Cinque persone sono state leggermente ferite dall’impatto missilistico iraniano a Beer Sheva, nel sud di Israele. Lo riferisce Magen David Adom (Mda), servizio medico d’emergenza e protezione civile di Israele. Il missile ha colpito diversi condomini, causando gravi danni. Mda spiega che i cinque sono rimasti feriti a causa dell’onda d’urto e dall’inalazione di fumo. Uno ha un trauma da corpo contundente.
06:41 – Israele, ondata di attacchi su siti militari
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che nella notte è stata condotta un’operazione militare su larga scala contro obiettivi strategici iraniani nella zona di Teheran. Più di 60 jet da combattimento hanno partecipato alla missione, sganciando 120 ordigni di precisione. I bombardamenti hanno colpito siti di produzione missilistica, impianti per la fusione dei motori e depositi di materie prime militari appartenenti al Ministero della Difesa iraniano. Secondo quanto riferito da fonti israeliane, è stato colpito anche il quartier generale del progetto nucleare Spdn, ritenuto un nodo centrale per lo sviluppo dell’atomica.
06:29 – Idf, centrati impianti industriali legati a programma nucleare
Nel corso dell’operazione, sono stati distrutti diversi impianti industriali che secondo l’intelligence di Tel Aviv erano utilizzati per la produzione di componenti chiave nel programma nucleare iraniano. In particolare, è stato preso di mira un sito attivo nella fabbricazione di un elemento ritenuto essenziale per l’assemblaggio di testate nucleari. Le Idf hanno definito l’intervento “una misura difensiva necessaria per impedire l’avanzamento del programma atomico di Teheran”.
06:21 – Missile iraniano colpisce sede Microsoft a Be’er Sheva
Una delle raffiche di missili lanciati dall’Iran ha colpito il parcheggio della sede Microsoft a Be’er Sheva, nel sud di Israele. L’esplosione ha causato danni ingenti: i vetri dell’edificio sono andati in frantumi e sei veicoli sono stati distrutti dalle fiamme. I soccorsi sono intervenuti rapidamente, ma non si registrano feriti. Il complesso, che ospita anche start-up legate alla sicurezza informatica, si trovava sotto stretta sorveglianza dall’inizio del conflitto.

06:16 – Missile iraniano devasta isolato residenziale a Be’er Sheva
Una seconda esplosione ha colpito un’area abitata nel sud di Be’er Sheva, centrando alcuni condomini e provocando il rogo di numerose auto parcheggiate nelle vicinanze. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme dopo un’ora. Nonostante l’impatto sia stato violento, non risultano vittime né feriti gravi, anche se diverse famiglie sono state evacuate. L’attacco è avvenuto mentre era in corso l’allarme aereo in tutto il distretto meridionale.
06:13 – Missile balistico colpisce Beer Sheva, danni ma nessun ferito
Un missile a lungo raggio ha superato le difese israeliane ed è esploso a Beer Sheva, nel centro-sud del Paese, causando danni significativi a edifici pubblici e privati. Le autorità locali parlano di “cratere profondo” e finestre sfondate in un raggio di 300 metri. Le unità di emergenza sono state mobilitate per ispezionare le strutture colpite.
06:06 – Missili dall’Iran, allarmi in tutto il sud di Israele
Nelle prime ore del mattino sono risuonate le sirene di allarme in diverse città israeliane a seguito del lancio multiplo di missili balistici dall’Iran. Il Comando del fronte interno ha attivato il sistema di difesa passiva nel sud del Paese, dove è stato registrato l’impatto di almeno tre ordigni. Le scuole sono rimaste chiuse e le autorità hanno invitato i cittadini a non uscire dai rifugi.
04:46 – Trump convoca riunione straordinaria alla Casa Bianca
Il presidente Donald Trump presiederà oggi alle ore 11 (le 17 italiane) una nuova riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale nello Studio Ovale. L’incontro, convocato in emergenza, servirà a valutare le possibili opzioni militari a sostegno di Israele. Secondo fonti americane, il Pentagono avrebbe già pronto un piano di intervento selettivo in caso di escalation ulteriore.
03:49 – Ritiro precauzionale di aerei Usa dalla base in Qatar
Le immagini satellitari analizzate da Planet Labs mostrano che tra il 5 e il 19 giugno la base militare americana di Al Udeid, in Qatar, è stata quasi completamente svuotata di velivoli visibili. La decisione sembra essere legata al rischio di attacchi iraniani diretti contro infrastrutture statunitensi nella regione. Al Udeid è uno snodo chiave per i rifornimenti aerei e il comando operativo delle missioni nel Golfo.
01:41 – Raid israeliano su villaggio nel nord dell’Iran
Le Idf hanno bombardato l’area di Kolesh Taleshan, un villaggio situato a circa 20 km dal Mar Caspio. Secondo fonti iraniane, l’attacco avrebbe danneggiato un centro logistico militare. Non è chiaro se si registrino vittime. L’operazione fa parte della strategia israeliana di colpire anche nel nord del territorio iraniano, in zone ritenute finora al riparo.
00:48 – Herzog: “Non vogliamo colpire Khamenei ma fermare l’atomica”
In un’intervista a Politico, il presidente israeliano Isaac Herzog ha dichiarato che Israele non mira a eliminare la guida suprema Khamenei, né a provocare un cambio di regime. Tuttavia, ha aggiunto che “potrebbe essere una conseguenza storica positiva” delle azioni in corso. L’obiettivo resta quello di “smantellare una mostruosità tentacolare” rappresentata dal programma nucleare iraniano. Herzog ha anche espresso fiducia nella leadership di Trump, definendola “una risorsa cruciale per la sicurezza globale”.
00:45 – Lammy: “C’è una finestra per la diplomazia”
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy, al termine di un incontro a Washington con Marco Rubio e Steve Witkoff, ha lanciato un appello alla moderazione: “Abbiamo due settimane per raggiungere un’intesa diplomatica ed evitare un conflitto ancora più vasto”. Lammy ha ribadito che il Regno Unito è pronto a mediare, ma ha avvertito: “L’Iran deve interrompere il programma nucleare, oppure si andrà verso l’irreparabile”.
00:05 – Esplosione in residenza ambasciatore norvegese a Tel Aviv
Un’esplosione si è verificata ieri sera nella residenza dell’ambasciatore norvegese in Israele, situata a Herzliya, località a nord di Tel Aviv. A darne notizia è stato il Ministero degli Esteri norvegese, confermando che nessun membro del personale diplomatico è rimasto ferito. Non è stata chiarita la causa dell’esplosione, ma i media israeliani riferiscono che una granata sarebbe stata lanciata all’interno del cortile della residenza, provocando danni materiali all’edificio. Sul posto sono intervenute le autorità israeliane per avviare le indagini.