
Doveva essere un pomeriggio spensierato in famiglia, ma si è trasformato in una tragedia in mare. È successo nel tardo pomeriggio a Porto San Giorgio, nel tratto di spiaggia compreso tra lo chalet Tropical ed Elvezio. Erano da poco passate le 19:30 quando Alessandro Vella, 52 anni, residente in città, ha deciso di entrare in acqua insieme al suo figlioletto di 7 anni per trovare refrigerio dalla calura della giornata. I due si sono allontanati dalla riva, raggiungendo una distanza di circa 30 metri, fino ad arrivare nei pressi della scogliera frangiflutti. A quel punto, secondo le prime ricostruzioni ancora da confermare, l’uomo avrebbe iniziato ad annaspare, forse colto da un malore.
Il piccolo, ancora in acqua, ha assistito impietrito alla scena. Pare che il padre abbia cercato di salvarlo, spingendolo verso la sicurezza, ma senza riuscire a portare a termine il salvataggio: Alessandro Vella avrebbe infatti perso i sensi prima di poter raggiungere la riva. La dinamica esatta dell’incidente è tuttora oggetto di accertamenti da parte delle autorità.
A dare l’allarme sono stati alcuni bagnanti, insospettiti dalla presenza del bambino da solo in acqua. Alcuni di loro sono saliti su un pedalò per raggiungerlo, ed è in quel momento che hanno notato la presenza dell’uomo privo di conoscenza in mare. Hanno quindi provveduto a riportarlo a riva il più velocemente possibile, nella speranza che potesse essere soccorso in tempo.

Sul posto sono intervenuti con estrema rapidità i sanitari del 118 e della Croce Azzurra di Porto San Giorgio. Le manovre di rianimazione sono durate diversi minuti: i soccorritori hanno praticato un massaggio cardiaco prolungato, ma per il 52enne purtroppo non c’è stato nulla da fare. I medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
«Abbiamo visto quel bambino che stava in acqua – racconta un testimone – e ci siamo insospettiti. Sembrava tranquillo, ma in realtà era in stato di shock. Aveva appena visto il padre perdere conoscenza mentre cercava di salvarlo». La scena si è svolta sotto gli occhi di altri bagnanti e famiglie presenti in spiaggia, lasciando tutti sconvolti.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i militari del Circomare, appartenenti alla Capitaneria di Porto, e i carabinieri del Radiomobile di Fermo. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per chiarire le cause esatte del decesso e ricostruire con precisione quanto accaduto in acqua.
Il bambino, dopo essere stato soccorso in spiaggia, è stato affidato alle cure dei sanitari e trasportato in ospedale per accertamenti. Per fortuna le sue condizioni fisiche non destano preoccupazione, ma sarà seguito anche dal punto di vista psicologico, vista la forte esperienza traumatica vissuta in prima persona.