
Una serie di casi clinici segnalati in diverse aree del Paese ha fatto scattare un’allerta nazionale. I primi segnali sono arrivati sotto forma di sintomi sospetti e ricoveri ospedalieri, poi i dati si sono moltiplicati, accendendo l’attenzione delle autorità sanitarie. La causa, ancora sotto esame, sarebbe legata al consumo di un alimento molto diffuso e apparentemente innocuo. Le conseguenze, purtroppo, sono già gravi e in alcuni casi tragiche.
Gli esperti delle agenzie federali hanno iniziato a incrociare le informazioni provenienti dagli ospedali con le abitudini alimentari dei pazienti, e ciò che è emerso ha condotto a una possibile origine dell’infezione. A preoccupare, oltre ai numeri crescenti, è anche la diffusione geografica del fenomeno e il coinvolgimento di soggetti vulnerabili, come donne in gravidanza e bambini.

Listeria nei pasti pronti: ritirate le Fettuccine Alfredo al pollo
Le autorità sanitarie statunitensi hanno collegato una grave epidemia di listeriosi a una serie di piatti precotti contenenti fettuccine Alfredo al pollo, distribuiti in tutto il Paese attraverso grandi catene come Walmart e Kroger. I prodotti interessati sono stati confezionati dal marchio FreshRealm e venduti sotto nomi commerciali come Marketside e Home Chef.
Secondo le ultime comunicazioni ufficiali, 17 casi confermati sono stati segnalati in 13 stati, con 16 ricoveri ospedalieri, 3 decessi e un aborto legati direttamente alla presenza del batterio Listeria monocytogenes. Alcuni dei pazienti colpiti avevano dichiarato di aver consumato esattamente quel tipo di prodotto surgelato, dando così impulso all’inchiesta federale.

Controlli e ritiro immediato dei prodotti
A seguito dei riscontri, il 17 giugno FreshRealm ha avviato il ritiro volontario di vari lotti. Le indagini, coordinate dalla Food & Drug Administration (FDA) insieme ai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) e al Dipartimento dell’Agricoltura (FSIS), hanno portato all’identificazione del ceppo di Listeria in un campione analizzato a marzo.
L’azienda ha spiegato che la contaminazione potrebbe essere avvenuta durante la lavorazione o tramite uno degli ingredienti forniti da terzi, e che stanno collaborando pienamente con le autorità per identificare la fonte esatta. Intanto, il consiglio ai consumatori è di non consumare i prodotti sospetti e consultare immediatamente un medico in caso di sintomi riconducibili all’infezione.