
Un tragico episodio ha recentemente sconvolto una tranquilla giornata di inizio estate, riportando l’attenzione su un tema particolarmente delicato: la sicurezza stradale, in particolare per chi utilizza mezzi leggeri come biciclette ed e-bike. Quando un impatto improvviso coinvolge persone e forze dell’ordine, la vicenda assume contorni ancora più complessi, rendendo necessario un attento lavoro di ricostruzione e riflessione.
Il fatto ha lasciato sgomenta una comunità intera, stretta nel dolore per una perdita improvvisa e drammatica. A perdere la vita è stato un uomo residente nella zona, conosciuto da molti, rimasto vittima di un sinistro in circostanze ancora al vaglio degli inquirenti.

L’impatto e la corsa contro il tempo
Il dramma si è consumato nel pomeriggio di giovedì 19 giugno a Bolzano, in viale Druso, proprio nei pressi della caserma del Comando legione “Trentino Alto Adige”. Erano da poco passate le 16 quando un 87enne in sella a una bicicletta elettrica si è scontrato con un’autovettura dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile. L’auto e la bici stavano procedendo nella stessa direzione di marcia. Ancora da chiarire le cause precise che hanno portato all’urto, avvenuto nei pressi del Bar Firenze.
L’anziano, in seguito all’impatto, ha perso l’equilibrio ed è caduto rovinosamente sull’asfalto, sbattendo con violenza la testa. I sanitari del 118 sono giunti sul posto nel giro di pochi minuti, iniziando immediatamente le manovre di soccorso. L’uomo è stato intubato e trasportato d’urgenza all’ospedale “San Maurizio”, dove è rimasto in condizioni gravissime per tutta la notte. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici, il suo cuore ha cessato di battere nella mattinata di venerdì 20 giugno.

Indagini in corso e dati allarmanti
Sul luogo del sinistro sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Municipale, incaricati di effettuare i rilievi e raccogliere testimonianze per chiarire la dinamica. Si attende ora l’esito degli accertamenti tecnici per stabilire eventuali responsabilità. Il caso riapre il dibattito sulle condizioni di sicurezza delle strade cittadine, in particolare per ciclisti ed utenti vulnerabili.
Secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio ASAPS-SAPIDATA, al 15 giugno si contano già 94 ciclisti deceduti nel 2024, un bilancio pesante che include 88 uomini e 6 donne. Numeri che dimostrano come sia urgente rafforzare le misure di tutela per chi sceglie la mobilità sostenibile.