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Villa Pamphili, gli esiti sconvolgenti dell’autopsia sul corpo di Anastasia

Pubblicato: 20/06/2025 09:41

Il mistero attorno alla morte di Anastasia Anatolyevna Trofimova e della piccola Andromeda si infittisce, ma prende una nuova direzione. Gli inquirenti italiani stanno ora vagliando una pista determinante: il soffocamento. Una modalità che potrebbe essere sfuggita ai primi esami, ma che – secondo fonti della Procura di Roma citate dal Corriere della Sera – diventa sempre più plausibile. Il sospetto è che sia stato Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, a uccidere madre e figlia, forse in due momenti distinti.

Il corpo di Anastasia, trovato nel parco di Villa Pamphili, è stato identificato grazie a un tatuaggio. Aveva 28 anni ed era originaria di Omsk, in Russia. Con lei, senza vita, la figlia Andromeda Ford, nata a Malta appena un anno fa. È stato proprio Kaufmann a registrare entrambe all’ambasciata americana, usando il nome “Stella Ford” per la compagna.

Secondo la madre di Anastasia, Tatiana Zemliakova, l’ultima comunicazione risale al 2 giugno: una mail in cui la giovane raccontava le difficoltà nella relazione con l’uomo che diceva di amarla. Poi il silenzio. Ed è in quel vuoto che gli investigatori stanno cercando la verità.

Una storia iniziata in Siberia

Anastasia era arrivata in Europa con un visto UE, probabilmente rilasciato da Ungheria o Romania, per frequentare un corso d’inglese promosso nelle scuole della Siberia. È lì che avrebbe conosciuto Kaufmann, anche se alcune fonti ipotizzano che i due si conoscessero già. Dopo poco lui le avrebbe chiesto di trasferirsi a Malta, dove i due avrebbero iniziato una convivenza nella cittadina costiera di Marsascala.

Una vicina racconta: «Fino a dicembre venivano sempre qui con la bambina, sembravano una famiglia normale». Poi, da gennaio, Anastasia sparisce. Al suo posto, a febbraio, compare una donna bionda maltese, mai più rivista.

La pista dell’omicidio

Secondo gli inquirenti – il pm Antonio Verdi e il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini – Kaufmann avrebbe poi lasciato Malta con un catamarano privato, per arrivare in Sicilia e successivamente a Roma, dove sarebbe stato ospite di amici prima di alloggiare in un bed and breakfast. La polizia lo accusa del duplice omicidio.

Determinanti potrebbero essere le risultanze della superconsulenza medico-legale che la procura ha disposto per cercare conferme alla tesi del soffocamento. Gli inquirenti puntano anche a un interrogatorio chiave con Kaufmann, al momento principale indiziato, che potrebbe fornire elementi nuovi sul movente e le modalità del delitto.

L’ombra del finanziamento pubblico

C’è un altro aspetto inquietante nella vicenda: a fine 2023, Kaufmann aveva ottenuto oltre 850 mila euro dal Ministero della Cultura per la realizzazione del film Stelle della notte, grazie al tax credit. Una somma ingente per un uomo che si muoveva tra diverse identità e che oggi è al centro di un’inchiesta non solo penale, ma anche amministrativa.

Le autorità stanno inoltre conducendo verifiche interne sulla condotta di cinque pattuglie di polizia che, durante i controlli su Kaufmann e Anastasia a Roma, non avrebbero attivato il codice rosso, nonostante i segnali di pericolo. Un’omissione che oggi pesa come un macigno: forse madre e figlia potevano essere salvate.

La verità è ancora lontana, ma una cosa è certa: la storia di Anastasia e Andromeda racconta molto più di una tragedia familiare. Parla di fragilità, di violenza nascosta, di opportunità mancate e di un sistema che, ancora una volta, è arrivato troppo tardi.

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Ultimo Aggiornamento: 20/06/2025 09:58

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