
Bonelli, Conte, Fratoianni e Schlein lanciano un affondo durissimo contro il governo, accusandolo di essere pavido e complice delle politiche di Benjamin Netanyahu. Lo fanno con una mozione parlamentare unitaria che chiede la revoca del memorandum di cooperazione militare con Israele e la sospensione immediata di ogni collaborazione in ambito bellico.
“Non lasceremo che l’Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni e dei suoi epigoni”, affermano i quattro leader in una nota congiunta, denunciando l’atteggiamento del governo in un momento in cui l’attenzione internazionale è concentrata sulle ostilità tra Israele e Iran, mentre a Gaza si continua a morire.

L’accusa: governo inerme davanti ai crimini
Nel documento si accusa l’esecutivo di essersi rifugiato nel silenzio, evitando qualsiasi presa di posizione contro le violenze israeliane e contro il progetto di annessione coloniale della Cisgiordania. Pd, M5S e Avs affermano di aver più volte sollecitato Palazzo Chigi a farsi promotore di sanzioni europee, ma senza ottenere alcuna risposta concreta.
Il governo Meloni, secondo le opposizioni, si sarebbe limitato a “parole di circostanza”, senza mai mettere in discussione l’alleanza militare con Tel Aviv, né prendere iniziative in sede internazionale per condannare le gravi violazioni del diritto internazionale.

Mozione per revocare l’intesa militare
Con la mozione, Bonelli, Conte, Fratoianni e Schlein chiedono la revoca immediata del memorandum firmato nel settore della difesa e delle forniture militari, ritenendo inaccettabile che l’Italia continui a cooperare con un governo accusato di crimini contro l’umanità.
L’iniziativa vuole anche forzare il dibattito parlamentare e inchiodare la maggioranza alle proprie responsabilità: “Davanti al massacro di civili non si può restare neutrali”, concludono i promotori. Ora la parola passa al Parlamento.