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È morta la campionessa di bodybuilder, fine tremenda! Il marito l’ha uccisa così 

Pubblicato: 21/06/2025 18:19

La Tragica Fine di un Sogno

donna hulk

Quella casa a Malaga, affittata da appena un mese, ha celato un orrore indicibile che si è rivelato in tutta la sua crudezza. Chi è entrato per primo, ha trovato una scena raccapricciante: il sangue era ovunque, un tappeto scarlatto che ricopriva ogni superficie. Una donna, una campionessa nel suo campo, è stata colpita a morte con un martello, la sua forza fisica e la sua determinazione sono state spezzate da una violenza inaudita. Il compagno, anch’egli pesista, è stato rinvenuto senza vita poco distante, con ferite che, secondo le prime ipotesi investigative, si è pensato fossero auto-inflitte. Un sogno di vita e successi che si è infranto in un istante di furia e disperazione.

Gli investigatori hanno ipotizzato subito un omicidio-suicidio, una teoria alimentata dalle testimonianze che hanno dipinto un quadro di una relazione tossica e prossima alla fine. La donna, hanno riferito i familiari, aveva subito abusi e desiderava porre fine al legame. La coppia, sposata da quattro anni, si era trasferita a Malaga dopo un’operazione al ginocchio di lui, ma il viaggio in Spagna, che sarebbe dovuto culminare con una gara di bodybuilding in Portogallo, si è trasformato in un tragico epilogo.

La Donna Hulk uccisa dal marito

Le vittime sono state identificate come Zunilda Hoyos Mendez, la campionessa colombiana di bodybuilding nota anche come “She Hulk”, e suo marito Jarrod Gelling, anch’egli pesista. Le testimonianze dei familiari hanno delineato una situazione di crescente tensione e violenza. Zunilda aveva confidato ai parenti che Jarrod si era comportato in modo aggressivo nell’ultimo anno, e che il loro viaggio in Spagna sarebbe stato l’ultimo insieme prima di finalizzare il divorzio una volta tornati in Colombia. “Subiva abusi e voleva il divorzio”, è stata la dolorosa sintesi riportata dai suoi cari, che non avevano più avuto sue notizie da alcuni giorni prima del ritrovamento dei corpi.

Il ritrovamento, avvenuto giovedì intorno alle 14, ha confermato i peggiori timori. I corpi, come ha affermato la Polizia nazionale spagnola, mostravano segni inequivocabili di violenza su Zunilda, mentre quelli di Jarrod indicavano una morte di tipo suicida, un dettaglio che sarà confermato dall’autopsia. La nipote di Zunilda, Yuleydis, ha raccontato che sua zia aveva aiutato Jarrod dopo l’operazione, con l’intenzione di concludere il loro rapporto dopo la gara in Portogallo. Si erano già separati in passato, ma erano tornati insieme nel tentativo di risolvere i problemi, un tentativo purtroppo vano data la persistenza dei maltrattamenti.

Chi era Zunilda

Oltre alla sua carriera di bodybuilder, Zunilda era un volto noto anche sui social media, vantando un vasto seguito su OnlyFans e una notevole attività su Instagram. Il suo allenatore, Brandon Rey, ha espresso il suo profondo dolore in un commovente post, ricordando la sua dedizione e il suo potenziale. “Ti avevo detto che avresti potuto essere tra le prime 10 al mondo entro la fine dell’anno, e lo pensavo sul serio”, ha scritto Rey, aggiungendo un toccante “Riposa in paradiso”. Una tragedia che ha scosso non solo i familiari e gli amici, ma l’intera comunità del bodybuilding, privata di un talento e di una figura ispiratrice in un modo così brutale e inaspettato.

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