
Nel mondo dei misteri irrisolti, il caso di Garlasco continua a suscitare interesse e dibattito. Durante un recente episodio di Quarto Grado, l’attenzione si è nuovamente concentrata su una delle figure chiave di questa intricata storia: Mario Venditti, ex procuratore capo di Pavia. Con un tono deciso e chiaro, Venditti ha voluto chiarire il suo coinvolgimento nelle indagini che hanno tenuto l’Italia col fiato sospeso.
Il magistrato ha voluto subito fare una precisazione che non lascia spazio a dubbi: “Non mi sono mai occupato delle indagini su Alberto Stasi, quelle erano di competenza della procura di Vigevano. Io mi sono concentrato esclusivamente su Andrea Sempio“. Questa dichiarazione ha riacceso i riflettori su un altro filone investigativo, lasciando spazio a nuove riflessioni.
Un’indagine controversa
Andrea Sempio, all’epoca poco più che ventenne, è stato al centro delle indagini su segnalazione della madre di Stasi, l’unico condannato per l’omicidio di Chiara Poggi. Venditti ha spiegato che la sua attenzione si è focalizzata su tre aspetti cruciali: lo scontrino del parcheggio di Vigevano, le telefonate fatte da Sempio alla casa della vittima e le analisi del DNA.
“Fu la madre di Stasi a presentare una denuncia contro Sempio“, ha sottolineato Venditti. Tuttavia, ha confermato che non sono emerse prove sufficienti per procedere contro il giovane, né dalle intercettazioni né dalle evidenze scientifiche.
La difesa dell’ex procuratore
Venditti ha ribadito la sua neutralità nei confronti degli indagati, affermando che il suo lavoro si è basato su una “rivalutazione di elementi già esaminati dai giudici“. In un contesto di polemiche e ipotesi di coinvolgimento di più persone sulla scena del crimine, l’ex procuratore è stato chiaro: “Andrea Sempio con questo omicidio non c’entra assolutamente nulla”.
Questa affermazione si allinea con le conclusioni della Corte d’Appello e della Cassazione, che hanno confermato la responsabilità esclusiva di Stasi. “La Corte d’Appello e la Cassazione dicono due cose: l’autore dell’omicidio è uno solo ed è Alberto Stasi“, ha ribadito Venditti, eliminando ogni dubbio sulla sua posizione.
Una verità ancora lontana?
Alla domanda su un possibile ripensamento, Venditti ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì, per la sentenza e per me sulla scena del crimine c’era una sola persona“. Tuttavia, mentre nuove piste vengono esplorate e nuove prove emergono, il caso Garlasco resta avvolto nel mistero. La ricerca della verità continua, mantenendo vivo l’interesse del pubblico.