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“Ecco perché lo sta facendo”. Zelensky smaschera Putin: accusa molto pesante!

Pubblicato: 21/06/2025 14:34
zelensky putin

Venerdì, in una conferenza stampa tenuta sotto embargo fino a oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un’accusa pesante e inquietante contro la Russia. “Riteniamo che lo stiano facendo deliberatamente”, ha sentenziato il presidente ucraino.

Questa pesante accusa, se confermata, sarebbe un’ulteriore prova della brutale logica di disinformazione e manipolazione che ha caratterizzato gran parte della condotta russa in questo conflitto.

L’accusa di Zelensky

Secondo il leader di Kiev, nello scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, Mosca avrebbe deliberatamente consegnato i corpi di 20 soldati russi, tra cui un cittadino israeliano, al posto dei resti dei militari ucraini, contravvenendo a quanto stabilito in un recente scambio di prigionieri. Questa azione, se confermata, rappresenterebbe non solo una violazione degli accordi, ma anche un atto di profanazione che getta un’ombra ancora più cupa sul conflitto in corso.

Riteniamo che lo stiano facendo deliberatamente per dimostrare di non trattenere corpi di ucraini e per minimizzare il numero di soldati russi uccisi“, ha dichiarato Zelensky. Le parole del presidente ucraino rivelano una strategia cinica e macabra, volta a manipolare la percezione pubblica sia all’interno che all’esterno della Russia. L’obiettivo, secondo Kiev, sarebbe duplice: da un lato, negare il possesso dei corpi dei soldati ucraini caduti, ostacolando così il riconoscimento e la dignità dovuta alle vittime e alle loro famiglie; dall’altro, ridurre artificialmente il bilancio delle proprie perdite, un tentativo di nascondere l’alto costo umano che l’invasione sta comportando per le forze armate russe.

Questo presunto inganno sui corpi, se verificato, sarebbe un’ulteriore prova della brutale logica di disinformazione e manipolazione che ha caratterizzato gran parte della condotta russa in questo conflitto. Non si tratterebbe solo di un errore o di un disguido burocratico, ma di un’azione calcolata per infliggere ulteriore dolore alle famiglie ucraine e per distorcere la realtà sul campo di battaglia. La presenza di un cittadino israeliano tra i corpi dei soldati russi complica ulteriormente il quadro, sollevando interrogativi sulla nazionalità e le circostanze delle morti.

Quali potrebbero essere le conseguenze

Le implicazioni di un tale comportamento sono profonde. A livello umanitario, rappresenta un affronto alla sacralità dei morti e al diritto delle famiglie di seppellire i propri cari. A livello politico e militare, mina ulteriormente qualsiasi residua fiducia in possibili negoziati o scambi futuri, rendendo ancora più difficile la gestione di aspetti cruciali come il rientro dei prigionieri e dei caduti.

L’accusa di Zelensky richiede un’indagine approfondita e indipendente. La comunità internazionale deve esigere chiarezza e trasparenza su queste affermazioni, affinché la verità emerga e i responsabili di tali abusi siano chiamati a risponderne. La guerra non risparmia atrocità, ma la manipolazione dei corpi dei caduti trascende ogni limite accettabile, trasformandosi in un’arma psicologica e propagandistica di inaudita crudeltà.

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