
Israele ritiene di aver ritardato di almeno due o tre anni la capacità dell’Iran di sviluppare un’arma nucleare, grazie ai recenti attacchi. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar in un’intervista al quotidiano tedesco Bild. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito che l’Aiea non dispone di prove che dimostrino l’intenzione dell’Iran di dotarsi di armamenti nucleari. Escalation senza precedenti tra Israele e Iran: l’eliminazione di due comandanti della Forza Quds ha innescato una nuova ondata di tensione regionale. L’esercito israeliano ha colpito in territorio iraniano con operazioni mirate, mentre Teheran risponde con minacce e lanci di razzi. Khamenei prepara una possibile successione, Erdogan parla di crimini peggiori dei lager e gli Stati Uniti spostano bombardieri strategici verso il Pacifico. Tutti i fronti, diplomatico e militare, si stanno muovendo verso lo scontro.
18:59 – Khamenei introvabile, saltato incontro tra Usa e Iran a Istanbul
Donald Trump e Recep Tayyip Erdoğan hanno cercato di organizzare in segreto un incontro tra alti funzionari statunitensi e iraniani a Istanbul, ma il tentativo sarebbe fallito quando Ali Khamenei – in clandestinità per timore di un assassinio – non sarebbe stata in grado di approvarlo.
18:34 – Houthi: “Se gli Usa attaccheranno l’Iran, colpiremo le navi americane nel Mar Rosso”
I ribelli Houthi hanno annunciato che riprenderanno ad attaccare le navi americane nel Mar Rosso se gli Stati Uniti si uniranno agli attacchi israeliani in Iran.
17:08 – Colpito centro di produzione di centrifughe di uranio a Isafahan
Il Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha confermato che un impianto iraniano per la produzione di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio è stato attaccato a Isfahan. Questo rappresenta il terzo sito nucleare iraniano preso di mira da presunti attacchi israeliani nell’ultima settimana, dopo il Centro di Ricerca di Teheran e l’impianto di Karaj.
13:36 – Idf: uccisione capo Quds è “punto chiave della guerra”
Il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir ha definito l’eliminazione di Saeed Izadi “uno dei punti chiave della guerra”. Izadi, ritenuto architetto del massacro del 7 ottobre e motore dell’asse Iran‑Hamas, era alleato stretto di Yahya Sinwar e Mohammed Deif. L’operazione è stata descritta come “un enorme successo” per intelligence e aeronautica.
13:29 – Khamenei indica tre possibili successori
La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha scelto tre religiosi come candidati alla propria successione, da valutare rapidamente in caso di morte durante il conflitto. Il suo figlio Mojtaba non figura tra i nomi selezionati. La decisione sarebbe già stata comunicata all’Assemblea degli Esperti.
13:13 – Erdogan: “La diplomazia unica via per evitare catastrofe”
Dal vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, Recep Tayyip Erdogan ha chiesto coesione al mondo musulmano per fermare Israele. “Solo una risposta unitaria e diplomatica potrà fermare questa catastrofe”, ha affermato il presidente turco.
13:11 – Trump: “Difficile chiedere a Israele di fermarsi”
In un’intervista, Donald Trump ha dichiarato che è “difficile chiedere a Israele di fermarsi”, perché “sta vincendo la guerra” e ogni pressione ora sarebbe controproducente.
12:49 – Erdogan: “Gaza peggio dei campi di sterminio nazisti”
Durante il suo intervento, Erdogan ha paragonato le condizioni di vita a Gaza a quelle dei lager nazisti, accusando Netanyahu di voler trascinare il mondo in un nuovo disastro globale. “Oggi come allora — ha detto — il mondo osserva in silenzio”.
12:41 – Due B-2 americani in volo verso Guam
Due bombardieri strategici B‑2, dotati della potente Massive Ordnance Penetrator, sono partiti da una base americana negli Stati Uniti e si stanno dirigendo verso Guam, avamposto militare nel Pacifico. Potrebbero essere coinvolti in eventuali operazioni contro i siti sotterranei del programma nucleare iraniano.
11:30 – Pasdaran: attaccato l’aeroporto di Tel Aviv
Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) ha annunciato di aver lanciato missili su Tel Aviv con l’obiettivo di colpire l’aeroporto Ben Gurion e alcuni centri militari. Nel comunicato, rilanciato dall’agenzia iraniana Mehr, i Pasdaran dichiarano di aver avviato la diciottesima fase dell’operazione True Promise III, utilizzando numerosi droni suicidi e da combattimento, tra cui lo Shahed 136, e missili di precisione a combustibile solido e liquido. Secondo l’Irgc, sono stati distrutti con successo obiettivi predeterminati presso l’aeroporto Ben Gurion e infrastrutture logistiche militari. I sistemi di difesa israeliani, affermano, non sono riusciti a intercettare i droni, costringendo la popolazione a rifugiarsi nei bunker. I media israeliani, aggiunge l’Irgc, avrebbero riferito che sei missili iraniani su dieci hanno colpito i loro obiettivinell’ultima ondata di attacchi.
10:20 – Drone colpisce un edificio nel nord di Israele, scoppia un incendio
Pochi minuti dopo l’allarme, un drone lanciato dall’Iran è esploso su una casa a due piani a Beit Shean, nel nord di Israele, provocando un buco nella struttura e dando origine a un incendio.
I soccorritori del Magen David Adom riferiscono che al momento non ci sono feriti segnalati.
10:00 – Teheran: “Finora 430 morti e 3.500 feriti in raid di Israele”
Dall’inizio dell’attacco israeliano all’Iran, iniziato il 13 giugno, il ministero della Salute di Teheran ha aggiornato il bilancio a 430 morti e oltre 3.500 feriti.
La notizia è stata riportata da Al-Jazeera.
09:45 – Idf conferma: “Attaccato di nuovo il sito nucleare di Isfahan”
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno confermato un nuovo attacco al sito nucleare di Isfahan avvenuto la scorsa notte, come parte di una massiccia ondata di raid aerei. Secondo l’Idf, 50 jet da combattimento hanno colpito decine di obiettivi militari iraniani, utilizzando circa 150 bombe. È stato colpito il sito di conversione dell’uranio, una fase cruciale successiva all’arricchimento nel processo di costruzione di un’arma nucleare. Nel complesso è stato colpito anche un sito per la produzione di centrifughe, insieme ad altri obiettivi militari dell’area. L’Idf riferisce inoltre di attacchi contro camion per il lancio di droni, infrastrutture missilistiche, quattro lanciatori pronti all’uso, siti radar e batterie di difesa aerea, considerati una minaccia diretta per Israele e i suoi cittadini.
9:00 – Putin: la frase che gela il sangue
L’Iran ha il diritto di sviluppare un programma nucleare civile e di utilizzare la tecnologia atomica per fini pacifici: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista a Sky News Arabia.
Putin ha ribadito che Teheran ha il diritto di perseguire programmi nucleari a scopo non bellico, aggiungendo che Mosca è pronta a fornire assistenza e supporto tecnico nello sviluppo dell’energia nucleare pacifica, come già fatto in passato. Il leader del Cremlino ha poi affermato che l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) non dispone di prove che colleghino l’Iran alla produzione di armi nucleari. “L’Iran ha più volte dichiarato di non voler costruire ordigni atomici e l’Aiea non ha rilevato elementi che indichino il contrario”, ha concluso.

8:06 – Katz: ucciso il capo dei Quds, finanziò il massacro di Hamas
«Saeed Izadi, capo della divisione palestinese della Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica è stato ucciso in un attacco israeliano su un appartamento nella città iraniana di Qom». Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz spiegando che Izadi «ha finanziato e armato Hamas prima del massacro del 7 ottobre. È un enorme risultato per l’intelligence e l’Aeronautica Militare israeliane. Giustizia per gli assassinati
del 7 ottobre e gli ostaggi. Il lungo braccio di Israele raggiungerà tutti i suoi nemici», ha aggiunto. Nei mesi scorsi Katz aveva rivelato un documento di intelligence che mostrava una lettera dei leader di Hamas, Yahya Sinwar e Muhammad Deif al comandante della Forza Quds dell’Irgc iraniana, Esmail Qaani, del giugno 2021, chiedendo sostegno ai piani per invadere Israele, che si sono poi concretizzati il 7 ottobre 2023. «Nel documento i leader di Hamas chiedevano al comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie di trasferire 500 milioni di dollari per la distruzione dello Stato di Israele», aveva spiegato Katz. Izadi «ha accettato la richiesta e ha risposto che l’Iran, nonostante la difficile situazione economica e la difficile situazione della popolazione iraniana, continuerà a finanziare Hamas, perché la lotta contro Israele e gli Stati Uniti è la massima priorità del regime
iraniano», aveva affermato Katz all’epoca.
07:59 – Ucciso Saeed Izadi, capo della divisione palestinese della Forza Quds
Saeed Izadi, comandante della divisione palestinese della Forza Quds delle Guardie della rivoluzione, è stato ucciso da un raid aereo in un appartamento nella città iraniana di Qom. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha definito l’operazione “un successo straordinario dell’intelligence e dell’Aeronautica Militare”. Secondo Katz, Izadi avrebbe “finanziato e armato Hamas prima del massacro del 7 ottobre”.
07:19 – Colpito il sito nucleare di Isfahan, Teheran minimizza
Uno degli attacchi più delicati della notte ha colpito il sito nucleare di Isfahan, cuore strategico del programma atomico iraniano. Secondo l’agenzia Fars, collegata ai Pasdaran, non ci sarebbero state perdite gravi né fughe radioattive. Le autorità locali affermano che le difese aeree hanno risposto efficacemente e che la maggior parte delle esplosioni udite sarebbe stata causata dal fuoco difensivo.
07:48 – Iran: “Attacco alla centrale respinto con successo”
Fonti ufficiali iraniane insistono nel rassicurare: l’attacco sulla centrale di Isfahan sarebbe stato respinto. I danni sarebbero minimi e l’impianto ancora pienamente operativo. La tensione resta comunque altissima attorno alle installazioni nucleari del Paese.

07:24 – Raid della Marina israeliana contro Hezbollah in Libano
La Marina israeliana ha colpito un sito della Forza Radwan, ala militare di Hezbollah, nella zona meridionale di Naqoura. Il luogo, secondo l’Idf, sarebbe stato utilizzato per pianificare attacchi terroristici contro civili israeliani. “È una violazione flagrante degli accordi”, fa sapere l’esercito di Tel Aviv.
06:00 – Ucciso comandante iraniano dei droni Judaki
L’aviazione israeliana ha ucciso Amin For Judaki, capo della seconda unità droni delle Guardie Rivoluzionarie. Sarebbe stato responsabile di centinaia di lanci di UAV contro Israele, lanciati dalla regione di Ahvaz.
05:00 – Panetta: “Un attacco Usa significherebbe guerra regionale”
Parole nette dall’ex direttore della CIA Leon Panetta: “Non c’è dubbio che se gli Stati Uniti decidessero di colpire l’Iran, si troverebbero coinvolti in un conflitto esteso in tutto il Medio Oriente”. Alla CNN, Panetta ha ricordato il precedente dell’Iraq come monito: “Sarebbe un errore gravissimo pensare che basti un raid aereo. L’Iran reagirebbe”.
04:15 – Esplosioni nella notte su Teheran e Isfahan
La nuova ondata di attacchi israeliani ha causato esplosioni udite chiaramente a Teheran e Isfahan. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolu. Le autorità iraniane non hanno ancora confermato la portata dei danni.
02:49 – Incendio su palazzo a Tel Aviv dopo intercettazione missile
Un frammento di un missile intercettato ha provocato un incendio sul tetto di un condominio nel centro di Tel Aviv. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco. Al momento non risultano feriti né evacuazioni.
01:57 – Sirene a Tel Aviv, lanci di missili dall’Iran
Nella notte sono risuonate le sirene di allarme in diverse città israeliane. L’Idf ha confermato l’arrivo di missili dall’Iran e ha invitato la popolazione a rifugiarsi. Alcuni ordigni sarebbero stati intercettati.
00:44 – Cittadini americani lasciano l’Iran via terra
Secondo il Washington Post, centinaia di cittadini statunitensi stanno lasciando l’Iran attraverso i valichi terrestri, principalmente verso il Turkmenistan. Alcuni avrebbero subito ritardi e controlli ostili. Il Dipartimento di Stato monitora la situazione e invita i connazionali a trovare vie alternative.
00:35 – Congresso Usa convocato per briefing riservato
I deputati della Camera riceveranno un briefing riservato sulla crisi in corso con l’Iran. Lo riferisce la CNN. Un incontro analogo è previsto anche per i senatori nei prossimi giorni. L’amministrazione Trump valuta tutte le opzioni.