
Il silenzio sembrava più denso del solito, come se il mondo trattenesse il respiro. Un suono sordo, improvviso, ha spezzato quella quiete: un colpo secco, quasi un tonfo nel cuore della notte, seguito da un tremore breve ma deciso. Le tapparelle hanno vibrato, i vetri hanno tremato, i letti si sono mossi. Era tutto fin troppo rapido per capire, ma abbastanza intenso da svegliare anche chi dormiva profondamente.
Chi ha spalancato gli occhi si è alzato d’istinto. Qualcuno ha guardato il soffitto, altri hanno acceso subito la luce, cercando nella stanza una conferma di quanto appena sentito. Poi le scale, le finestre aperte, e infine la strada. In pigiama, con la voce bassa, una parte della città si è ritrovata fuori prima che facesse giorno, con la paura che serpeggiava tra i vicoli ancora immersi nel buio.

Scossa di magnitudo 3.2, epicentro tra Pozzuoli e Quarto
La scossa è stata registrata alle 5:00 del mattino con magnitudo 3.2, secondo i dati ufficiali dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Il sisma ha avuto ipocentro a soli 3 chilometri di profondità, in un’area ad alta densità abitativa e con forte attività vulcanica.
L’epicentro è stato localizzato tra Pozzuoli e Quarto, all’interno della caldera dei Campi Flegrei, dove da mesi si registra un’intensificazione degli eventi sismici legati al fenomeno del bradisismo.
Dieci scosse nella notte, nessun danno segnalato
Non si è trattato di un episodio isolato. Dall’una alle sei del mattino, i sismografi hanno registrato almeno dieci scosse di minore intensità nella stessa zona. Le segnalazioni sono arrivate da vari quartieri, ma al momento non si registrano danni a persone o cose.
Molti residenti hanno scelto di non rientrare subito in casa, attendendo sviluppi all’esterno. Le autorità locali e la protezione civile hanno confermato che il territorio è sotto costante monitoraggio, invitando la popolazione alla calma e a seguire solo le fonti ufficiali.