
Tra le pieghe della natura più incontaminata, anche un semplice percorso può trasformarsi in teatro di un dramma. Nonostante la bellezza che avvolge certe aree montane, il rischio è sempre dietro l’angolo, spesso in modo silenzioso e improvviso. Quando la montagna cede, non lascia tempo per riflettere, e la sua forza può spezzare vite in pochi istanti.
Nelle ultime ore, una tragedia ha colpito un gruppo di escursionisti, riportando l’attenzione sull’imprevedibilità di certi fenomeni geologici, soprattutto in zone di grande afflusso turistico. Le dinamiche sono ancora in fase di analisi, ma quanto accaduto ha già lasciato segni profondi.
Canada: Deadly Rockslide in Banff National Park
— Volcaholic 🌋 (@volcaholic1) June 20, 2025
A rockslide at Bow Glacier Falls in Alberta, Canada, yesterday killed two hikers and seriously injured three others.pic.twitter.com/6RdtR7Jnng
Frana sul sentiero: due vittime e tre feriti
Giovedì 20 giugno, una frana si è abbattuta sul Parco Nazionale di Banff, in Alberta, lungo il sentiero di Bow Glacier Falls, un percorso molto amato da chi visita l’area nord di Lake Louise, celebre per il paesaggio alpino e le acque turchesi. L’evento ha causato la morte di due escursionisti e il ferimento di altri tre, in un tratto di sentiero considerato di media difficoltà ma molto frequentato in estate.
Secondo quanto riportato da Parks Canada, un improvviso distacco di rocce da un pendio sovrastante ha travolto un gruppo di persone in escursione. Una donna di 70 anni, residente a Calgary, è deceduta sul colpo. Il corpo della seconda vittima è stato recuperato solo in un secondo momento e la sua identità non è stata ancora resa nota. Tre feriti sono stati evacuati d’urgenza: due con elicottero e uno in ambulanza, ma al momento non sono stati resi pubblici dettagli sul loro stato di salute.
François Masse, sovrintendente dell’area, ha definito la frana un evento “estremamente raro” e “non prevedibile”. Le cause, secondo i primi rilievi, sarebbero legate alla pressione dell’acqua infiltrata nelle rocce e congelata nelle fessure, meccanismo che può provocare distacchi anche importanti. Nei giorni precedenti si erano registrate forti piogge, anche se il giorno dell’incidente il cielo era sereno.
Un’indagine tecnica è stata avviata per monitorare la stabilità del pendio, e l’area è stata sorvolata da droni con telecamere termiche per escludere ulteriori vittime. Il Parco di Banff, uno dei più visitati del Canada, con circa quattro milioni di turisti all’anno, resta ora sotto stretta sorveglianza.