
Poteva trasformarsi in una tragedia il crollo avvenuto sabato sera durante una festa privata in una sala per ricevimenti. Sei ragazzi — alcuni minorenni — sono precipitati da una terrazza, finendo sul prato da un’altezza di circa cinque metri, dopo che una parte del parapetto ha ceduto proprio mentre stavano per scattare una foto.
Secondo la prima ricostruzione, i giovani si erano appoggiati alla ringhiera, che ha improvvisamente ceduto sotto il loro peso. I ragazzi sono stati tutti feriti, e in alcuni casi le lesioni sono gravi, con prognosi che arrivano fino a 30 giorni.
Parapetto crollato, cos’è successo
L’allarme è scattato intorno alle 22:30: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure e disposto il trasporto in diversi ospedali. I carabinieri della compagnia Trionfale, della stazione Tomba di Nerone e del Nucleo radiomobile di Roma hanno raggiunto subito l’area, insieme al personale della Asl, dell’ispettorato del Lavoro e del Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro.
I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area, che è stata poi sottoposta a sequestro dai carabinieri. Intanto la sezione rilievi del nucleo investigativo ha effettuato i primi accertamenti per ricostruire la dinamica e verificare la solidità strutturale della terrazza.
I feriti sono stati distribuiti tra l’ospedale Sant’Andrea e il Gemelli: al Sant’Andrea sono stati accompagnati un 17enne e un 18enne (rispettivamente con 30 e 20 giorni di prognosi) e una 17enne con 10 giorni di prognosi. Al Gemelli sono arrivati due 17enni (uno con 30 giorni di prognosi, l’altro in attesa di valutazione) e una 18enne, lievemente ferita, con 4 giorni di prognosi.
Come si è staccata la ringhiera
Stando alle prime ricostruzioni, il gruppo di giovani si era posizionato sulla terrazza per scattare un selfie. Una porzione della ringhiera a cui erano appoggiati, però, avrebbe ceduto causando la caduta sul prato sottostante. Sotto la lente degli investigatori ora c’è la responsabilità della struttura ricettiva, mentre i ragazzi, fortunatamente tutti fuori pericolo, stanno ricevendo le cure necessarie.