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Finale da brividi a Berlino: Errani e Paolini, tutto deciso al fotofinish!

Pubblicato: 22/06/2025 17:10
errani paolini berlino

Dopo 14 vittorie consecutive, si interrompe la corsa perfetta delle azzurre. La finale del WTA 500 di Berlino segna una battuta d’arresto per Sara Errani e Jasmine Paolini, che cedono 4-6, 6-2, 10-6 contro Tereza Mihalikova e Olivia Nicholls, al loro primo trionfo insieme nel circuito maggiore.

Una sconfitta amara, perché arrivata dopo una partenza promettente, ma maturata in un finale dove le avversarie hanno mostrato lucidità, potenza e una tenuta mentale superiore.

Il racconto del match

La partita si apre nel segno dell’equilibrio, con le due coppie che tengono il servizio fino al 3-3. Il primo squillo arriva al deciding point, dove una risposta aggressiva di Paolini regala il break alle italiane. È un segnale. Errani e Paolini non riescono a consolidare immediatamente il vantaggio, ma sfruttano un disastroso turno di servizio di Mihalikova — due doppi falli, nessun punto vinto — per tornare avanti. Le italiane giocano con intelligenza tattica e una complicità ormai rodata: si coprono a vicenda, cercano spesso la rete e si affidano alla grande esperienza di Errani e alla vivacità atletica di Paolini. Il primo set si chiude 6-4 in appena 37 minuti: sembra la premessa di un’altra giornata trionfale.

Nel secondo parziale, le azzurre sembrano partire con lo stesso piglio e ottengono subito un break. Ma è un fuoco fatuo. D’improvviso, il servizio di Errani e Paolini si trasforma in un punto debole clamoroso: appena 9 punti vinti su 31 tra il secondo set e il match tiebreak. Un’emorragia che pesa come un macigno.La britannica Nicholls cambia marcia: dopo un primo set spento, inizia a dominare gli scambi da fondo campo, trovando angoli e profondità con continuità. Mihalikova la segue a ruota, sfruttando al massimo i colpi centrali e un ottimo timing a rete. Risultato? Una serie di cinque game consecutivi, quattro dei quali con break, che cambiano completamente il volto della partita.

Nel set decisivo, giocato con la formula del match tiebreak (a 10 punti), la pressione sale, e a quel punto Mihalikova e Nicholls dimostrano di avere qualcosa in più. Giocano più aggressive, cercano il colpo risolutivo, e lo trovano spesso. Le azzurre, invece, faticano a tenere lo scambio e commettono errori pesanti nei momenti chiave. Il punto finale — un ace che sigilla il 10-6 — è la fotografia perfetta di una coppia che ha saputo leggere e interpretare meglio l’ultima parte del match. Mihalikova e Nicholls alzano le braccia al cielo: è il primo trofeo in carriera da coppia a livello WTA. Un exploit inatteso, ma meritato.

Errani e Paolini: una sconfitta che non cancella un percorso brillante

Per le italiane, resta l’amarezza per una finale sfuggita di mano dopo essere state avanti di un set e di un break. Ma il bilancio recente resta straordinario: 14 vittorie consecutive, cinque titoli di fila e una solidità ritrovata che fa ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti, a partire da Wimbledon.

Dopo la sconfitta al Roland Garros 2024, questa è la prima finale persa. Ma, più che un inciampo, è un richiamo alla durezza del tennis di vertice, dove basta un attimo — un turno di servizio mal gestito, una risposta sbagliata — per cambiare il destino di un match. Errani e Paolini restano comunque una delle coppie più temute del circuito: compatte, complementari, competitive.

Con l’erba che entra nel vivo e Wimbledon alle porte, le italiane avranno l’occasione di riscattarsi subito. La sconfitta di Berlino può trasformarsi in benzina per alimentare l’ambizione, soprattutto in uno Slam dove la rapidità e la coordinazione diventano fondamentali. Le condizioni di gioco e la fiducia maturata nelle ultime settimane sono dalla loro parte. Errani e Paolini non si fermano qui. E il circuito è avvisato: anche quando non vincono, sono comunque lì, a contendersi i trofei.

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Ultimo Aggiornamento: 22/06/2025 17:25

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