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Usa attaccano l’Iran, chiesto impeachement per Trump. Pasdaran: “Attaccheremo basi Usa”, Meloni convoca riunione

Pubblicato: 22/06/2025 07:20

L’alba del 22 giugno si apre su uno scenario mai visto prima nel lungo confronto tra Stati Uniti, Israele e Iran. Con una mossa improvvisa ma meticolosamente pianificata, l’amministrazione Trump ha ordinato un attacco diretto contro tre siti nucleari iraniani, al centro del programma atomico di Teheran. Le esplosioni su Fordow, Natanz e Isfahan sono arrivate dopo giorni di minacce incrociate, blackout informatici e allarmi su tutto il territorio israeliano. Le immagini satellitari raccolte dalla NASA confermano un’anomala concentrazione di calore nelle zone colpite, segno inequivocabile dell’intensità dei bombardamenti. Il presidente Usa ha parlato alla nazione nelle ore successive, rivendicando “uno spettacolare successo militare” e avvertendo l’Iran: “Se non sceglierete la pace, i prossimi attacchi saranno ancora più grandi”. Il governo di Teheran ha definito l’azione una “flagrante violazione del diritto internazionale” e ha minacciato rappresaglie, mentre il segretario generale dell’Onu ha lanciato l’allarme su una possibile degenerazione incontrollabile del conflitto.

10.45 – I dem chiedono l’impeachement di Trump
I democratici americani insorgono contro la decisione del presidente Donald Trump di bombardare l’Irana. “Una decisione grossolanamente incostituzionale”, la definisce Bernie Sanders durante un comizio a Tulsa, in Oklahoma, postato sui suoi profili social. Il riferimento è al fatto che l’inquilino della Casa Bianca non ha consultato il Congresso prima di dare il via libera all’operazione. “La disastrosa decisione del Presidente di bombardare l’Iran senza autorizzazione costituisce una grave violazione della Costituzione e dei poteri di guerra del Congresso. Ha rischiato impulsivamente di scatenare una guerra che potrebbe intrappolarci per generazioni”, rincara Alexandra Ocasio-Cortez sui social network: “Ciò costituisce un motivo assolutamente e chiaramente per l’impeachment”.

10.05 – Meloni convoca riunione con i ministri
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. 

09.34 – Pasdaran: “Attacchi distruttivi, ora tocca a basi Usa”
Guardie Rivoluzionarie iraniane ha annunciato che “gli Stati Uniti dovranno sopportare le conseguenze dell’attacco all’Iran. Le loro basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere”.

08.20 – Netanyahu commenta i bombardamenti: “Prima la forza, poi la pace”
Su Twitter, in un video, Bibi Netanyahu ha commentato: “Io e il presidente Trump diciamo spesso, “la pace attraverso la forza”. Prima viene la forza, poi viene la pace. E stasera il presidente Trump e gli Stati Uniti hanno agito con molta forza”.

08.15 – Il partito repubblicano si divide: molti contro Trump
C’è disaccordo fortissimo nel partito repubblicano tra chi è al fianco di Trump nelle scelte di questa notte e chi vi si oppone. Un alleato di Trump, il senatore repubblicano Lindsay Graham ha detto che “è stata la decisione giusta. Il regime se lo merita”. Il deputato Thomas Massie, repubblicano del Kentucky, co-firmatario di una risoluzione volta a bloccare qualsiasi azione militare in Iran senza l’autorizzazione di capitol Hill, ha dichiarato che “Non è costituzionale”. Rispondendo direttamente alla dichiarazione di Trump, il deputato Jim Himes, democratico del Connecticut e membro della Commissione Intelligence, ha a sua volta scritto che «secondo la Costituzione che entrambi abbiamo giurato di difendere, la mia attenzione a questa questione viene prima che cadano le bombe. Punto».

07.50 – Distrutti due edifici a Tel Aviv
Giunge una testimonianza da Moti Nissan, medico dell’Mda: “La distruzione è davvero enorme. Un missile balistico ha colpito, ci sono due edifici completamente rasi al suolo e diversi altri edifici molto danneggiati. Grazie al rispetto delle istruzioni da parte dei cittadini, si sono verificati solo feriti lievi”.

07.44 – Agenzia atomica accusa Aeia di complicità
L’Agenzia atomica iraniana condanna l’attacco “barbaro” degli Stati Uniti contro tre siti. Citata dall’agenzia di stampa Irna, l’Agenzia denuncia “la palese violazione del diritto internazionale, in particolare del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (Tnp)”, e accusa di “complicità” l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. E assicura che il programma nucleare continuerà: “Non permetteremo mai che il progresso di questa industria nazionale venga fermato”.

7.15 – Araghchi: “Le conseguenze saranno eterne”
In un post su X, il ministro degli Esteri di Teheran Abbas Araghchi ha scritto: “Gli eventi di questa mattina sono vergognosi e avranno conseguenze eterne. Ogni singolo membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale”, ha denunciato ancora Araghchi in quella che è la prima reazione ufficiale agli attacchi.

06:51 – Trump: colpiti i tre principali siti nucleari iraniani
Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato di aver ordinato e completato con successo un attacco contro tre siti nucleari in Iran: Fordow, Natanz e Isfahan. “Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano”, ha scritto su Truth. Nella notte, almeno sei bombardieri B-2 stealth americani erano decollati dalla base di Whiteman, nel Missouri, in direzione dell’area operativa.

06:50 – Pezeshkian avverte: “Risponderemo con decisione”
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ribadito, in una telefonata con Al-Sisi, che l’Iran “non permetterà al regime sionista di mettere l’Iran contro le altre nazioni musulmane”. Ha aggiunto che, se l’aggressione continuerà, Teheran risponderà con forza. Secondo l’agenzia Mehr, il leader iraniano ha anche accusato Israele di voler sabotare la stabilità regionale.

06:23 – Araghchi: “Grave violazione della Carta Onu”
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha accusato Washington di aver violato la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e il Trattato di non proliferazione nucleare. Ha definito l’attacco una “minaccia diretta alla pace” e ha invitato tutti gli Stati membri dell’Onu a condannare l’azione americana.

05:46 – Hamas: “Brutale aggressione” e “pericolosa escalation”
Hamas ha condannato l’operazione americana definendola “una flagrante violazione del diritto internazionale”. Secondo il movimento, il bombardamento statunitense rappresenta una escalation molto pericolosa. Le dichiarazioni sono arrivate pochi minuti dopo il discorso del presidente Usa alla nazione.

05:30 – Guterres: “Attacco Usa minaccia la pace mondiale”
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si è detto “gravemente allarmato” dagli attacchi statunitensi, parlando di “una diretta minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale” e di un conflitto che potrebbe rapidamente sfuggire al controllo, con “conseguenze catastrofiche per i civili, la regione e il mondo”.

04:13 – Trump: “Impianti nucleari iraniani distrutti”
Nel suo discorso televisivo, Trump ha annunciato la distruzione completa degli impianti nucleari chiave di Teheran, descrivendo l’attacco come “massiccio, preciso e vincente”. Ha poi affermato: “A questo punto o ci sarà la pace o una tragedia come mai prima”.

03:33 – Teheran: “Ogni cittadino Usa è un obiettivo”
La tv di Stato iraniana ha trasmesso un messaggio chiaro: “Ogni cittadino americano nella regione è ora un legittimo obiettivo”. Il segnale lascia presagire possibili azioni dirette contro ambasciate, basi militari o civili statunitensi in Medio Oriente.

03:25 – Usa: 30 Tomahawk e 6 bombe bunker buster su Fordow
Secondo Fox News, sono stati lanciati 30 missili Tomahawk e almeno sei bombe GBU-57 bunker buster contro i siti nucleari iraniani. Si tratta delle armi più potenti dell’arsenale Usa per colpire installazioni sotterranee. L’obiettivo principale era Fordow, scavato sotto una montagna.

03:05 – Trump vuole evitare escalation: “Ora negoziati”
Secondo fonti della Cnn, Trump non intende procedere con ulteriori attacchi, ma punta a usare la forza mostrata come strumento per riportare Teheran al tavolo delle trattative. Una versione ribadita anche in contatti diplomatici diretti con l’Iran, citati da fonti di CBS.

02:46 – Guardiani della rivoluzione: “Adesso è iniziata la guerra”
Un messaggio apparso sull’account associato ai Guardiani della rivoluzione iraniani annuncia ufficialmente l’inizio di uno stato di guerra aperta: “Adesso è iniziata la guerra”.

02:11 – Israele era stato informato: “Attacco coordinato con Idf”
Secondo Axios e la Cnn, gli Stati Uniti hanno informato Israele con ore di anticipo. L’attacco sarebbe stato condotto in coordinamento tattico con le Forze di Difesa israeliane e l’Aeronautica. Netanyahu era stato avvertito in un colloquio diretto con Trump.

01:41 – Usa iniziano evacuazione dei civili da Israele
L’ambasciata americana a Gerusalemme ha annunciato l’evacuazione volontaria dei cittadini statunitensi da Israele e dalla Cisgiordania. Due voli sono già partiti da Tel Aviv verso Atene, mentre l’escalation tra Teheran e Gerusalemme prosegue con attacchi e contromosse.

01:28 – Nyt: “Attacchi israeliani per aprire corridoi a B-2 Usa”
Secondo il New York Times, Israele avrebbe attaccato l’Iran sudoccidentale per aprire corridoi aerei sicuri per i bombardieri stealth americani B-2. L’intenzione, secondo esperti citati dal quotidiano, sarebbe quella di agevolare le rotte di bombardamento minimizzando il rischio per i piloti Usa.

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Ultimo Aggiornamento: 22/06/2025 11:18

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