Nick Kyrgios, il ribelle del tennis, continua a sorprendere. Tra talento e fragilità, l’australiano è un enigma con poche risposte certe. La sua ultima confessione, riguardante un momento fondamentale della sua carriera a Wimbledon, rivela nuove sfumature del suo complesso carattere.
Polemiche e rivelazioni
Kyrgios, tra l’altro, ha recentemente polemizzato con la BBC, sostenendo di essere stato snobbato a favore di un altro tennista, Eubanks. Su Twitter ha commentato: “Non mi hanno assunto? Ci hanno perso loro, Eubanks non ha battuto i migliori”. La sua personalità irriverente non smette mai di attirare l’attenzione.
Una notte difficile
Ma la confessione coraggiosa e sconcertante riguarda un altro episodio. Quando, alla vigilia di un importante incontro disputato contro Rafa Nadal, Kyrgios ha svelato di aver passato la notte precedente ricoverato in terapia psichiatrica. La confessione, contenuta nel documentario “Break Point” su Netflix, apre uno squarcio sulla sua lotta personale con le pressioni del gioco e la gestione delle emozioni.
Sostenere gli altri
Nonostante i momenti difficili, Kyrgios è determinato a usare la sua esperienza per aiutare i giovani che affrontano sfide simili. “Non sono sempre stato perfetto, ma voglio aiutare i ragazzi che mi scrivono“, ha dichiarato, mostrando un lato più umano del suo carattere.
Nonostante infortuni e controversie legali, Kyrgios ha raggiunto la finale di Wimbledon nel 2022, un’impresa che sottolinea il suo talento straordinario. Sorprendentemente, ha ottenuto questo risultato senza l’aiuto di un allenatore, dimostrando una volta di più la sua unicità nel circuito.
Gestione delle emozioni
Nel 2019, Kyrgios sconvolse il pubblico colpendo volontariamente Nadal con una pallata. “Quanti Slam ha vinto? Penso possa ricevere una palla addosso. Non mi scuso“, disse allora. Oggi, però, il tennista riconosce le sue difficoltà nella gestione degli stati emotivi, un tema che continua a influenzare la sua carriera.
Recentemente, Kyrgios ha mostrato un comportamento ossessivo nei confronti di Jannik Sinner, criticandolo pubblicamente con una frequenza maniacale per il caso Clostebol. Questo episodio, che si aggiunge alla sua lunga lista di controversie, dipinge il ritratto di un campione fragile, che prima ancora che nel tennis, avrebbe bisogno di un costante sostegno nella vita di tutti i giorni.