
Nel caldo secco, la Juventus trova finalmente quel fuoco che troppo spesso in stagione era sembrato sopito. Contro il Wydad Casablanca, la squadra di Tudor si impone con autorità: un 4-1 che non lascia spazio a repliche, frutto di una prestazione cinica, organizzata e, a tratti, persino brillante.
I bianconeri volano così a sei punti in due partite, staccano con un turno d’anticipo il pass per la fase successiva del torneo e si preparano a giocarsi il primo posto del girone nello scontro diretto contro il Manchester City di Guardiola.
Yildiz illumina, Vlahovic chiude i conti
La scena se la prende tutta lui, Kenan Yildiz, il ragazzo turco con il numero 10 sulle spalle e il talento nei piedi. La Juventus l’ha blindato, coccolato e ora inizia a goderselo. La sua doppietta è il manifesto di un talento pronto a prendersi responsabilità da veterano. Due gol e mezzo, perchè anche nell’autogol che sblocca il match c’è il suo zampino.
Il sigillo finale lo mette Dusan Vlahovic dal dischetto: Dopo aver conquistato il rigore, Il serbo non trema e realizza dal dischetto il gol che chiude definitivamente la partita. Un gol importante per ritrovare fiducia dopo una stagione assolutamente sottotono. Anche oggi, infatti, il serbo è partito dalla panchina, ma contro il City potrebbe arrivare il suo momento.

Obiettivo primato: ora tocca al City
Con sei punti su sei la Juventus guarda ora con fiducia al big match contro il Manchester City. La squadra di Guardiola, reduce da una vittoria altrettanto netta contro il Wydad, rappresenta l’ostacolo più alto e, al tempo stesso, la prova del nove per misurare la maturità di questo nuovo corso juventino.
La sfida contro i campioni d’Inghilterra (e d’Europa, e del mondo) sarà tutt’altro che una passerella. In palio non ci sono solo tre punti, ma un messaggio chiaro: la Juventus è tornata a volere il vertice, anche contro i giganti. Il primo posto nel girone significherebbe evitare gli incroci più pericolosi al turno successivo e, forse ancora più importante, consolidare fiducia e convinzioni in un gruppo che sembra finalmente aver ritrovato il gusto di giocare – e di vincere.