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Sigonella, sale la paura dopo l’attacco: cosa sta succedendo in queste ore

Pubblicato: 22/06/2025 18:11

Blindati Aviano e Sigonella: massima protezione per uomini e infrastrutture

Dopo il raid condotto dagli Stati Uniti contro l’Iran nella notte, l’Italia si risveglia in stato di massima allerta. Le principali basi militari americane sul territorio nazionale, da Aviano a Sigonella, sono finite sotto una stretta sorveglianza: secondo fonti qualificate, i protocolli di sicurezza sono stati innalzati al livello massimo.

Misure straordinarie sono scattate in tutte le installazioni statunitensi presenti nella Penisola. L’obiettivo: proteggere personale, strutture e attività operative da possibili ritorsioni o atti dimostrativi. Una fonte della Difesa italiana riferisce che la cooperazione con il comando USA è “continua e rafforzata” e che l’Italia è pronta a “gestire qualsiasi sviluppo con rapidità e fermezza”.

Obiettivi sensibili sorvegliati speciali su tutto il territorio nazionale

Non si tratta solo di basi militari. Il governo italiano ha disposto una massiccia intensificazione dei controlli su una vasta gamma di obiettivi sensibili: dalle sedi diplomatiche alle istituzioni religiose, dai centri economici strategici ai luoghi della cultura e del turismo.

Particolare attenzione è riservata alle infrastrutture e ai simboli legati agli Stati coinvolti nel conflitto in Medio Oriente, con un’attenzione crescente per il rischio di azioni dimostrative o attacchi asimmetrici. Secondo fonti interne al Viminale, l’allerta “è alta, ma sotto controllo”, con tutte le prefetture mobilitate per attuare piani coordinati di prevenzione e reazione rapida.

Roma sorvegliata speciale: occhi puntati su ambasciate e Vaticano

A Roma, la tensione è palpabile. Fin dalle prime ore del mattino, forze dell’ordine e militari hanno rafforzato la sicurezza attorno all’ambasciata americana e agli altri edifici strategici. Sotto sorveglianza speciale anche l’ambasciatore statunitense e il suo staff, mentre sono state attivate misure eccezionali per gli eventi previsti in città, tra cui la seconda giornata del Giubileo dei governanti.

L’area del Vaticano è sotto stretta osservazione. In occasione dell’Angelus domenicale e della messa pomeridiana presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Giovanni in Laterano, sono stati disposti ulteriori controlli. Metal detector, pattugliamenti a piedi e in auto, perimetri di sicurezza: tutto è stato studiato per garantire la massima protezione ai fedeli e ai partecipanti.

Milano rafforza i presidi: allerta su diplomazie e centri economici

Anche Milano non è rimasta a guardare. La Prefettura ha diffuso una nota nella quale si annuncia un’“ulteriore intensificazione” delle misure di sicurezza, con particolare attenzione rivolta a sedi diplomatico-consolari, istituzioni religiose e centri economico-finanziari.

Nel mirino anche le sedi aziendali e le infrastrutture legate ai Paesi al centro della crisi, con un monitoraggio continuo da parte dei reparti speciali e dell’intelligence.

Sistema sicurezza al massimo livello: intelligence e forze armate in stato di allerta permanente

Il sistema di sicurezza nazionale è stato attivato in ogni sua articolazione. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, forze armate e servizi di intelligence sono mobilitati in un’operazione capillare di controllo e prevenzione.

Fonti dell’intelligence sottolineano che la minaccia principale, al momento, non proviene da attacchi su larga scala, ma da azioni isolate o simboliche, potenzialmente letali e destabilizzanti. In questo scenario, l’Italia si muove con la consapevolezza che ogni errore potrebbe costare caro.

Un Paese in allerta, una crisi che si allarga

Lo scenario è in continua evoluzione. L’attacco americano all’Iran ha fatto salire la tensione internazionale a livelli mai visti negli ultimi anni. L’Italia – crocevia strategico nel Mediterraneo – si trova inevitabilmente esposta.

In un Paese dove convivono basi militari USA, sedi NATO, interessi economici globali e luoghi simbolo della cristianità, la parola d’ordine è una sola: prevenzione. E se necessario, prontezza a reagire.

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