
Aveva solo 29 anni e un sorriso che sapeva contagiare anche dietro uno schermo. Ma Mario D’Inverno, volto conosciuto su TikTok e anima attiva della sua Acerra, non ce l’ha fatta. Dopo due mesi di coma in seguito a un grave incidente, il giovane è morto il 23 giugno. La notizia ha spezzato il cuore della comunità: Mario non era solo un tiktoker, ma un ragazzo con la testa sulle spalle, un lavoratore, un devoto battente e, soprattutto, un futuro papà.
Una vita tra lavoro, social e fede
Mario lavorava in una ditta di fuochi d’artificio, ma la sua seconda vita era su TikTok, dove con video ironici e balli tra le strade di Napoli e Acerra aveva conquistato migliaia di follower. Era amato per la sua energia positiva, per quei video leggeri girati sotto la Galleria Umberto I, e per il legame profondo con il territorio. Faceva parte della AMDA Squadra Annunziata, gruppo di battenti devoti, dove il suo impegno era visibile e costante.
L’incidente e la battaglia silenziosa
Il dramma è iniziato ad aprile. Un incidente dalle dinamiche ancora poco chiare lo ha ridotto in condizioni disperate. Fin da subito i medici hanno parlato di coma profondo. Per due mesi la città ha vissuto sospesa, tra preghiere, messaggi di incoraggiamento e silenzi carichi di speranza. Ogni giorno, amici e follower cercavano aggiornamenti, pronti a credere in un miracolo. Ma quel miracolo non è arrivato. Domenica scorsa i sanitari hanno comunicato la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere.
Un sogno spezzato: stava per diventare padre
Mario aveva annunciato da poco la grande gioia: stava per diventare papà di una bambina, attesa insieme alla compagna. Una notizia che aveva commosso i suoi follower, contenti di vedere quel ragazzo così solare abbracciare la paternità. Ora quel sogno si trasforma in un dolore lancinante. “Non vederti con tua figlia fa male”, ha scritto un’amica su Facebook, in uno dei tanti messaggi che si stanno moltiplicando in queste ore.
Un dolore collettivo: la città si stringe attorno alla famiglia
Acerra è in lutto. In strada, in rete, nei volti di chi lo conosceva, si percepisce un cordoglio unanime. La AMDA Squadra Annunziata ha scritto: “La tua presenza ha lasciato un’impronta profonda… continuerai a ispirarci ogni giorno”. E sui social si moltiplicano i ricordi, le foto condivise, i video ripubblicati, le parole d’affetto per un giovane che aveva fatto dell’allegria e della semplicità il suo segno distintivo.
Funerali e possibile lutto cittadino
La città si prepara a dire addio a Mario con una cerimonia pubblica. L’amministrazione sta valutando l’ipotesi di proclamare il lutto cittadino, un gesto che riflette quanto questo ragazzo fosse radicato nel tessuto sociale e umano di Acerra. I funerali saranno partecipati, intimi e collettivi al tempo stesso, come il vuoto che Mario lascia in chi lo ha conosciuto.
Mario D’Inverno non sarà dimenticato. La sua allegria, la sua forza, il suo amore per la vita sopravviveranno negli occhi della bambina che stava per conoscere, e nei cuori di un’intera comunità che oggi piange ma promette di non lasciare andare il suo ricordo.