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“Era lì, accanto a lei”. Villa Pamphili, cosa hanno trovato vicino al corpo di Anastasia

Pubblicato: 23/06/2025 16:11

Tra i viali silenti di Villa Pamphili, il più vasto parco di Roma, si è consumato un dramma che ha scosso profondamente la città. Il 7 giugno, in un’atmosfera ovattata, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di una donna e di una bambina, aprendo uno scenario inquietante che coinvolge l’intera comunità.

Le autorità stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di quella che appare come una duplice esecuzione. Accanto al corpo della donna, è stata ritrovata una federa, probabilmente utilizzata per soffocarla. Gli investigatori ora esaminano questo elemento alla ricerca di indizi che possano collegare il crimine al principale sospettato.

L’autopsia sulla bambina ha confermato che anche lei è morta per soffocamento. Il sospetto cade su Charles Francis Kaufmann, l’ex compagno della donna, che avrebbe dovuto proteggerle, non tradirle. Dopo il ritrovamento dei corpi, Kaufmann è stato individuato in Grecia, dove si era rifugiato per sfuggire alla giustizia, e successivamente arrestato con l’accusa di duplice omicidio.

La vicenda ha guadagnato nuova luce grazie alle dichiarazioni della sorella di Kaufmann, Penelope. “Charlie ha lo charme del diavolo e la faccia del diavolo. È uno psicopatico,” ha rivelato ai media, aggiungendo che la famiglia temeva un simile epilogo. Il passato oscuro di Kaufmann era noto, e il suo comportamento inquietante ha alimentato ulteriori timori.

Un passato inquietante

Penelope ha rivelato che la famiglia pregava ogni giorno per la sicurezza della donna e della bambina: “Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui. Ci aveva provato anche con mio fratello. È per quello che ha cambiato nome ed è scappato dall’America”.

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Un dramma familiare

Le drammatiche parole della sorella delineano il ritratto di un uomo pericoloso, accusato di un gesto calcolato e crudele. Secondo Penelope, l’omicidio della bambina sarebbe stato pianificato per celare la morte della madre: “Ha ucciso sua figlia per coprire la morte della moglie, in modo che nessuno gli potesse chiedere cosa ci facesse con un bambino da solo in giro per la città”.

Penelope è chiara: “È un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni. Non voglio vederlo più”. Le autorità italiane sono in attesa di ottenere l’estradizione di Kaufmann per un interrogatorio. Nel frattempo, Villa Pamphili rimane un luogo di silenzio e riflessione, mentre l’ombra di questo crimine pesa ancora sul cuore della città.

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