
Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ha chiesto un cessate il fuoco in Iran per consentire agli ispettori dell’Agenzia di accedere ai siti nucleari colpiti e valutare i danni. Intanto, secondo i media iraniani, Israeleavrebbe colpito nuovamente il sito nucleare di Fordow. “Ci aspettiamo danni significativi”, ha dichiarato Grossi riferendosi all’impianto. Nel frattempo, il presidente Donald Trump ha parlato per la prima volta in modo esplicito di un cambio di regime in Iran, introducendo un nuovo acronimo, MIGA (“Make Iran Great Again”), ispirato al suo celebre MAGA. A Mosca, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha incontrato il presidente Vladimir Putin per discutere della risposta congiunta all’azione statunitense contro i tre siti nucleari iraniani.
Israel has confirmed it destroyed the “Destruction of Israel” countdown clock in Palestine Square, which was set to hit zero in 2040—the year Khamenei claimed Israel would no longer exist. pic.twitter.com/v1xNWVuALT
— Open Source Intel (@Osint613) June 23, 2025
19.41 “Un missile per ogni loro bomba”
L’Iran ha affermato di aver lanciato tanti missili verso la base aerea di Al Udeid in Qatar in numero pari alle bombe sganciate dagli Stati Uniti sui siti nucleari iraniani questo fine settimana, segnalando un probabile desiderio di allentare la tensione. A rilasciare la dichiarazione è stato il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano. Teheran ha anche affermato di aver preso di mira la base perché si trovava al di fuori delle aree popolate.

19.30 Qatar pronto a rispondere
Il Qatar considera l’attacco iraniano alla base aerea “una flagrante violazione della sua sovranità e del suo spazio aereo, nonché del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Affermiamo che lo Stato del Qatar si riserva il diritto di rispondere direttamente in modo proporzionale alla natura e alla portata di questa palese aggressione in conformità con il diritto internazionale”. Lo ha detto su X il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari.
19.20 Anche militari italiani in Qatar
“Le difese aeree del Qatar hanno sventato l’attacco e intercettato con successo i missili iraniani”. Lo riferisce su X il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari, aggiungendo “la ferma condanna dello Stato del Qatar per l’attacco alla base aerea di Al Udeid da parte del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane”. La base, aggiunge il portavoce, “era stata evacuata in precedenza in conformità con le misure di sicurezza e precauzionali approvate”. Nella base operano anche dieci militari italiani: secondo la Farnesina sarebbero tutti in buone condizioni e si sarebbero allontanati per tempo dall’area, senza correre rischi.

19.02 “Partita l’operazione Annuncio della Vittoria”
La tv di Stato iraniana ha annunciato l’inizio della operazione “Annuncio della vittoria” contro le forze americane nella base aerea Al-Udeid in Qatar. Le sirene di allarme sono scattate nella base aerea di Ali Al Salem in Kuwait. Lo riferiscono diversi media dell’area.
SCENES ABOVE QATAR pic.twitter.com/znlqB11kIv
— Iran Observer (@IranObserver0) June 23, 2025
I missili iraniani lanciati verso le basi americane in Qatar sono 10. Lo riporta Barak Ravid, giornalista di Axios, citando fonti israeliane. In precedenza Ravid aveva riportato il lancio di sei missili.
18.47 Missili contro base usa in Qatar e Iraq
L’Iran ha lanciato sei missili balistici contro la base statunitense in Qatar. Lo riferisce Axios citando fonti israeliane. La notizia è arrivata poco dopo l’annuncio della chiusura del traffico aereo in Qatar, a seguito di indiscrezioni che parlavano di un attacco immimente.
Poco dopo è arrivata un’altra notizia in merito ad attacchi contro siti americani: “L’Iran ha lanciato un missile verso una base americana in Iraq”. Lo riferisce l’account X di Osint613.

La misura, annunciata nelle ultime ore dalle autorità locali, ha colto di sorpresa compagnie e passeggeri, costringendo a dirottamenti improvvisi e alla modifica di numerosi piani di volo. La motivazione ufficiale diffusa da Doha parla di un’azione volta a “garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori”. Ma tra gli analisti c’è chi sospetta che dietro la chiusura si celi una mossa preventiva di fronte a possibili tensioni regionali, in particolare una temuta reazione iraniana ai recenti bombardamenti statunitensi.
“Non sono d’accordo con chi considera l’attacco degli Usa in Iran come in contrasto col diritto internazionale”. Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte alla vigilia del vertice Nato all’Aia. “La mia principale paura – ha aggiunto – è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l’intera regione”.

18.32 Chiusi gli spazi aerei
Il Qatar ha chiuso lo spazio aereo “al fine di garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori”. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Doha in una nota, aggiungendo che “questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli sviluppi nella regione”.
18.25 Attacco a base Usa
L’agenzia iraniana Mehr ha riferito di un attacco con colpi di mortaio contro una base statunitense in Siria. Le fonti hanno affermato che è stata presa di mira la base militare americana nella zona di Kasruk nella provincia occidentale di Hasakah, in Siria. Le stesse fonti hanno annunciato che, in seguito all’attacco, sono state adottate rigide misure di sicurezza all’ingresso principale.
L’attacco con colpi di mortaio contro la base statunitense di Kasruk, nella provincia siriana di Hasakah, rappresenta un nuovo segnale della crescente tensione nella regione, che si sta intensificando soprattutto dopo l’offensiva americana contro l’Iran. Anche se le fonti non parlano al momento di vittime, l’attacco ha spinto il comando americano ad attivare rigide misure di sicurezza, sintomo di un rischio percepito molto alto.
Hasakah è una provincia del nord-est della Siria, strategicamente importante perché ospita diverse postazioni militari americane che supportano le forze curde nelle operazioni contro le cellule residue dell’Isis. Proprio per questo, è un’area spesso nel mirino delle milizie filo-iraniane e di altri attori regionali ostili alla presenza statunitense. L’attacco arriva in un momento in cui l’Iran è sotto pressione dopo i bombardamenti subiti nei suoi siti nucleari, e potrebbe trattarsi di una risposta indiretta, affidata a proxy armati operanti in Siria e in Iraq.
17.45 Esplosione al carcere
Uno dei raid di Israele su Teheran ha colpito la famigerata prigione di Evin. L’attacco ha colpito il cancello d’ingresso della prigione, apparentemente per consentire ai prigionieri di evadere. La prigione di Evin è un complesso vasto e fortemente fortificato in cui l’Iran ha incarcerato prigionieri politici, giornalisti, accademici, attivisti per i diritti umani e altre persone.
17.33 Khaemenei pronto alla fuga
“Fonti credibili indicano che le famiglie di Ali Khamenei e di alti funzionari stanno preparando la fuga dall’Iran. Il regime è al capolinea in molte città, l’esercito è diviso, il popolo è unito”. Lo ha detto il figlio dell’ultimo scià di Persia, Reza Pahlavi, in una diretta sui propri canali social. “Le fondamenta di questa tirannia lunga 46 anni stanno crollando. Questo è il nostro muro di Berlino”, aggiunge, rievocando le lotte del passato: “Dalle proteste studentesche del 1999, al Movimento Verde, alle rivolte del 2017 e 2019, migliaia hanno sacrificato la vita per la liberazione dell’Iran. Oggi milioni di compatrioti continuano questa lotta. Non chiedono libertà: la stanno conquistando”.

Il principe ha lanciato un appello diretto al leader supremo: “È tempo di porre fine a questa rovina. Khamenei, dimettiti. E se lo farai, riceverai un processo equo e conforme alla legge, che è più di quanto tu abbia mai concesso a un solo iraniano”. A tutti i funzionari del regime, dice: “Chi ha le mani sporche del sangue degli iraniani dovrà affrontare la giustizia. Ma non ripeteremo gli errori di altre transizioni fallite”.
17.20 “Evacuazione immediata”
L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione immediata del centro di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza ed esortato i cittadini a trasferirsi nell’area di Mawasi. “Per la vostra sicurezza, andate immediatamente a ovest, nell’area di Mawasi, e non tornate in zone di combattimento pericolose”, ha scritto il portavoce dell’esercito israeliano Avichay Adraee su X. “L’esercito sta operando con grande forza per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche nell’area e attaccherà qualsiasi sito utilizzato per lanciare razzi”, ha avvertito. L’ordine di evacuazione, ha chiarito, non include gli ospedali di Al Amal o Nasser, tra i pochi centri medici ancora operativi nel sud di Gaza.

16:10 – Esplosione impressionante: tutto distrutto IL VIDEO
Un video registrato da una dashcam ha immortalato una violenta esplosione nei pressi di una strada ad Ashdod, in Israele. Secondo le prime informazioni, un missile avrebbe colpito una centrale elettrica, compromettendone in modo grave la capacità operativa. Stando a quanto riportato dal Times of Israel, non risultano feriti al momento, ma si segnalano altri impatti in varie zone del Paese. Le sirene d’allarme hanno suonato in tutto Israele, mentre l’Iran ha lanciato missili in salve continue per circa 40 minuti, rendendo questo uno degli attacchi più prolungati della guerra in corso.
Earlier Ashdod power plant targeted:
— Ronny (@FreePalesten) June 23, 2025
Widespread power outages have been reported in the occupied cities of Ashdod and Ashkelon.#IranIsraelConflict #IranVsIsrael #IranStrikesIsrael #Iran pic.twitter.com/LzjuZVi72t
15:30 – Teheran, fermato cittadino europeo: “Spiava per Israele”
Le autorità iraniane hanno arrestato un cittadino europeo con l’accusa di spionaggio a favore di Israele. Lo ha riportato la televisione di Stato iraniana. Il fermo è avvenuto nella provincia occidentale di Hamadan. Secondo quanto riferito, l’uomo sarebbe entrato nel Paese travestito da turista, con l’intento di raccogliere informazioni e interferire con i sistemi offensivi e missilistici iraniani.
15:25 – Cremlino, Putin-Araghchi hanno discusso soluzione pacifica
Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi hanno discusso di possibili prospettive per una risoluzione pacifica del conflitto tra Israele e Iran. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax.
Peskov ha però precisato che le posizioni tra le parti restano molto distanti, e che la situazione rimane altamente tesa. Araghchi, citato da Ria Novosti, ha definito l’incontro con Putin “buono”.
14:50 – Casa Bianca, Trump ancora interessato esito diplomatico
Il presidente americano Donald Trump è ancora interessato a una soluzione diplomatica con l’Iran. Lo ha fatto sapere la Casa Bianca, confermando la disponibilità al dialogo.
14:46 – Merz, non c’è ragione di criticare attacchi Usa a Iran
“Non c’è alcuna ragione di criticare” gli attacchi compiuti dagli **Stati Uniti contro l’Iran”.
Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, parlando da Berlino, secondo quanto riferisce AFP.