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Madonna di Trevignano, la superperizia svela tutto: di chi è il dna sulla statua

Pubblicato: 23/06/2025 12:25

La verità emerge. La superperizia genetica ordinata dalla Procura di Civitavecchia ha rivelato che le lacrimazioni della statua della Madonna di Trevignano Romano e del quadro del Cristo sono legate a una sola persona. Fanpage.it ha avuto accesso esclusivo al documento firmato dal genetista forense Emiliano Giardina. L’indagine per truffa ai danni dei fedeli entra ora in una fase decisiva.

Gisella Cardia, l'inquietante profezia della Madonna di Trevignano

Un unico dna coinvolto

I risultati confermano che il dna sulla statua e sul quadro del Cristo appartiene esclusivamente a Gisella Cardia. Questa conclusione è stata raggiunta dal genetista forense Emiliano Giardina, incaricato dalla giudice Vittoria Sodani di condurre una dettagliata superperizia genetica. Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla, è nota per essere la presunta veggente di Trevignano.

Le analisi sono state condotte su quattro punti specifici: le guance della statua, il volto e la veste del Cristo. In tutti i campioni, il dna era solo di Gisella Cardia, senza tracce genetiche del marito Gianni Cardia, anch’esso sotto inchiesta.

Esami accurati, nessun trucco rilevato

Oltre ai test genetici, Giardina ha utilizzato una TAC per esaminare la statua e il quadro, cercando eventuali meccanismi interni per la fuoriuscita di liquidi. Anche qui, nessuna anomalia è stata trovata: non ci sono dispositivi nascosti né sistemi che possano aver causato lacrimazioni artificiali. Questo metodo, già discusso da Giardina in un’intervista a Fanpage.it, è stato usato in altri casi noti. I campioni genetici sono stati comparati con quelli di riferimento dei due indagati, rispettando la catena di custodia come conferma il documento ufficiale del 6 febbraio 2025.

Conferme dal passato

Giardina ha anche valutato affidabile l’analisi dei Carabinieri del RACIS del 2016, una delle prime sulla statua della Madonna di Trevignano. Sostiene che fu condotta secondo i protocolli dell’epoca e che i risultati coincidono con quelli attuali: già allora il dna corrispondeva a Gisella Cardia.

Queste nuove conferme rafforzano la posizione della Procura di Civitavecchia, che potrebbe procedere verso un rinvio a giudizio dei coniugi Cardia, accusati di truffa in concorso. Al centro dell’inchiesta, le presunte donazioni ricevute dai fedeli tramite l’associazione Madonna di Trevignano Ets.

Processo in vista: ancora un rinvio

L’udienza prevista per il 24 giugno 2025 al Tribunale di Civitavecchia avrebbe dovuto svelare i risultati della superperizia. Tuttavia, è stato deciso un nuovo rinvio a causa dell’assenza della consulente Marina Baldi. Il rapporto di Giardina, però, in mano a Fanpage.it, potrebbe diventare un elemento chiave nel procedimento giudiziario.

Dopo anni di speculazioni e indagini mediatiche, l’analisi scientifica offre una nuova prospettiva: nessuna prova di miracolo, solo tracce biologiche della veggente. Resta da vedere se queste prove saranno sufficienti per un rinvio a giudizio. Ma certamente, un capitolo importante del caso è stato scritto.

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