
In un clima segnato da tensioni internazionali crescenti e da una guerra che minaccia di espandersi tra Iran e Israele, con il crescente coinvolgimento degli Stati Uniti, anche il panorama politico italiano riflette un momento di grande instabilità. In questi giorni concitati, un nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto porta con sé un colpo di scena: cambiano i rapporti di forza tra le forze principali, con effetti che potrebbero rivelarsi decisivi in vista di future elezioni.
Il sondaggio settimanale condotto da Swg per il Tg La7, diffuso oggi, lunedì 23 giugno, restituisce un quadro dinamico e per certi versi sorprendente. In un’Italia che osserva con preoccupazione le vicende internazionali e guarda anche all’interno con crescente disillusione, sono i partiti più radicati e riconoscibili a guadagnare terreno. E il partito della premier Meloni consolida ulteriormente il suo primato.

Fratelli d’Italia si conferma infatti ampiamente primo partito. Sale di 0,2 punti percentuali rispetto alla scorsa rilevazione, arrivando al 30,6%. Una crescita lenta ma continua, che consente al partito di ampliare il distacco dal Partito Democratico, ormai sempre più in difficoltà. I democratici, guidati da Elly Schlein, registrano un calo dello 0,3%, scivolando al 23%: una flessione che rischia di pesare in termini di leadership nel campo progressista.
Dietro, però, si muovono anche altre forze. Il Movimento 5 Stelle fa segnare un leggero ma significativo aumento: +0,1%, che lo porta al 12,4%. Anche la Lega guadagna lo 0,1%, salendo all’8,2% e scavalcando Forza Italia, che invece perde terreno e si ferma all’8,1%. Un sorpasso simbolico che riaccende le dinamiche interne al centrodestra, dove la leadership resta saldamente in mano alla Meloni ma le seconde file si contendono spazio.

In calo invece Verdi e Sinistra, che scendono al 6,5%. Le liste riformiste e centriste restano stabili o in lieve discesa: Azione è ferma al 3,6%, mentre Italia Viva si attesta al 2,1%. Più indietro ancora +Europa con l’1,5% e Noi Moderati, che chiude la classifica con l’1%.
L’andamento dei sondaggi riflette un Paese dove, nonostante la preoccupazione per la situazione internazionale, le intenzioni di voto sembrano premiare chi riesce a proiettare un’immagine di stabilità e continuità, o almeno a dare risposte semplici in tempi complessi. A preoccupare però è il calo della fiducia nei partiti di opposizione, che sembrano faticare a trovare una linea comune e convincente.
Con le elezioni europee alle spalle e uno scenario geopolitico in evoluzione, questi numeri rappresentano un nuovo punto di partenza per tutti gli schieramenti. Ma se la tendenza dovesse consolidarsi, è chiaro che l’equilibrio attuale tra le forze politiche italiane potrebbe subire scosse importanti già nei prossimi mesi.