
Enrico Mentana ha sempre avuto un impatto straordinario nel mondo dell’informazione italiana, grazie al suo approccio diretto e privo di fronzoli. Con editoriali incisivi e una conduzione impeccabile, è diventato un pilastro del giornalismo televisivo. Tuttavia, un recente post sui social ha scosso gli affezionati del TgLa7, sollevando interrogativi sul futuro di Mentana e del telegiornale.
Nel suo messaggio, Enrico riflette sull’importanza di sapere quando è tempo di chiudere un capitolo. Questo ha acceso una discussione tra i suoi seguaci che, riconoscenti del suo contributo, si interrogano su cosa potrebbe riservare il futuro per il giornalista di punta di La7.

Mentana pondera il passo successivo
“Il 2 luglio saranno 15 anni da quando presi la guida del TgLa7”, scrive Mentana. Le sue parole suonano come una riflessione profonda, forse preludio a un addio. “Ma il più grande insegnamento”, conclude Mentana “devi capire tu quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri, o il pubblico, a dirtelo”. Questo annuncio, seppur non definitivo, ha creato un’ondata di commenti sui social, dove molti hanno espresso affetto e ringraziamento per la sua integrità e il suo approccio unico all’informazione.
Mentana, con la sua carriera iniziata tra le redazioni Rai e culminata con la creazione del Tg5, ha sempre saputo reinventarsi, portando il TgLa7 a essere uno dei telegiornali più seguiti in Italia. La possibilità di un suo ritiro è percepita come una perdita significativa nel panorama mediatico.

Un’eredità di coerenza e onestà
Il post di Mentana ha innescato una risposta emotiva sui social, dove molti sperano che sia solo una riflessione momentanea. La sua figura rappresenta un faro in un’era di informazione frammentata, e la sua assenza lascerebbe un vuoto tangibile. Nonostante l’incertezza, il pubblico riconosce il suo impatto duraturo e spera in un ripensamento.
Se Mentana decidesse davvero di abbandonare il TgLa7, lo farebbe con il suo consueto stile elegante e senza clamore. Il suo eventuale congedo sarebbe un momento di riflessione per l’intero settore dell’informazione, rafforzando ancora di più il suo status di icona del giornalismo italiano.