
Un pomeriggio d’estate con gli amici, la consueta sosta al bar Chioschetto di Poggio alla Lastra, uno di quei momenti semplici che segnano l’inizio della bella stagione nei piccoli borghi dell’Appennino. Poi, l’assurdo. Una tragedia improvvisa che ha spazzato via la vita di Gabriele Nuzzolo, 33 anni, originario di Santa Sofia, lasciando due suoi amici feriti e un’intera comunità incredula e sotto choc.
Erano circa le 19 di sabato quando un SUV, secondo le prime testimonianze, è piombato sul gruppo senza preavviso. L’impatto è stato violentissimo: Nuzzolo è morto sul colpo. Inutili i tentativi di soccorso. I Carabinieri di Bagno di Romagna stanno lavorando per chiarire l’esatta dinamica, ma si ipotizza che il conducente possa essere stato colto da un malore alla guida.
La notizia ha attraversato la vallata del Bidente come un’onda gelida, spezzando il cuore di chi conosceva Gabriele. Perché non era solo un insegnante, non solo un volontario: era una figura attiva e amata, segretario del circolo PD di Santa Sofia, consigliere comunale al secondo mandato, assistente di laboratorio in meccanica all’istituto “Vassallo” di Galeata, sede aggregata all’aeronautico “Baracca” di Forlì.
Proprio con la scuola, lo scorso febbraio, aveva partecipato a una spedizione a Dubai, negli Emirati Arabi, per presentare un veicolo elettrico progettato dagli studenti: un’avventura straordinaria in cui Nuzzolo aveva messo tutta la sua competenza e passione. Era anche atteso domani per l’inizio degli orali degli esami di maturità. Ora, al suo posto, resterà una sedia vuota e un dolore profondo.
«Perdo un amico, oltre che un collega. Una tragedia immane», ha detto commosso Enrico Peperoni, docente e amico di Gabriele. La dirigente scolastica Maura Bernabei, insieme al corpo docenti, sta valutando come onorare la sua memoria in modo condiviso con tutta la comunità scolastica.
Il ricordo di Gabriele si intreccia anche con la vita pubblica e sociale di Santa Sofia. La sindaca Ilaria Marianini lo ha definito «un ragazzo d’oro, buono, disponibile, con sempre una parola gentile per tutti. Era in prima fila in ogni evento, politico e ricreativo. Generoso, altruista, instancabile. Insieme alla giunta e al consiglio comunale decideremo come ricordarlo in modo permanente». E ha concluso: «Ci stringiamo con dolore alla famiglia: ai genitori Gelsomina e Giovanni, e alla sorella Gloria».
Santa Sofia ha perso un punto di riferimento, un uomo giovane che aveva scelto di restare, di dare, di esserci. Un vuoto difficile da colmare, ma che nessuno dimenticherà.