Vai al contenuto

Perché gli Stati Uniti vogliono cancellare WhatsApp dopo l’attacco in Iran

Pubblicato: 24/06/2025 20:13

I deputati della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti dovranno dire addio a WhatsApp. A imporlo è stato il Chief Administrative Officer (CAO), ossia il capo dell’ufficio amministrativo del Congresso, che ha diffuso una direttiva interna ordinando la disinstallazione immediata dell’app di messaggistica da tutti i dispositivi ufficiali.

Il provvedimento è motivato da ragioni di cybersicurezza. Secondo quanto si legge nella nota ottenuta dal sito Axios, WhatsApp sarebbe “ad alto rischio” per la privacy degli utenti. Tra le criticità citate: mancanza di trasparenza nella gestione dei dati, assenza di crittografia per le informazioni archiviate e vulnerabilità potenziali che renderebbero l’app inadatta all’uso in un contesto istituzionale.

La direttiva è chiara: «I membri della Camera non sono autorizzati a scaricare o utilizzare WhatsApp su alcun dispositivo ufficiale, sia esso mobile, desktop o browser». Chi sarà trovato in possesso dell’app sarà contattato direttamente per procedere alla rimozione forzata.

In alternativa, l’ufficio amministrativo consiglia una lista di strumenti ritenuti più sicuri. Tra questi figurano Microsoft Teams, iMessage e FaceTime di Apple, Wickr (una piattaforma di Amazon) e l’app Signal, quest’ultima nota per la sua forte attenzione alla sicurezza, nonostante sia finita di recente sotto i riflettori per un incidente legato a un gruppo di chat sensibile con membri del governo USA.

La mossa rappresenta un colpo per Meta, che da anni promuove WhatsApp come piattaforma sicura per la comunicazione personale e professionale. Ma per l’apparato amministrativo della Camera, le garanzie offerte non bastano a compensare i rischi potenziali.

La risposta di Meta non si è fatta attendere. Andy Stone, portavoce dell’azienda, ha pubblicato un messaggio su X dichiarando: «Siamo fortemente in disaccordo con la valutazione fatta dall’ufficio amministrativo». E ha ribadito che «i messaggi su WhatsApp sono protetti da crittografia end-to-end per impostazione predefinita, un livello di sicurezza che supera quello offerto da molte delle app ora approvate».

La questione solleva interrogativi più ampi su quali standard di sicurezza debbano essere richiesti alle piattaforme usate nel cuore della politica americana. Ma per ora, WhatsApp è fuori dal Congresso.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure