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Filippo Manni, ancora follia dopo l’omicidio della madre: il 21enne sorvegliato a vista

Pubblicato: 24/06/2025 13:06

“Il mio assistito sta male: è in infermeria sotto trattamento psicologico e psichiatrico e anche farmacologico”. Con queste parole, l’avvocato di Filippo Manni, il 21enne che ha confessato di aver ucciso la madre, la 52enne Teresa Sommario, con un colpo d’accetta, ha descritto le condizioni del giovane, sottolineando le sue difficoltà emotive e psicologiche dopo il crimine. L’arresto di Manni è stato convalidato nei giorni scorsi, e ora il procedimento penale prosegue, mentre la Procura di Lecce ha completato l’autopsia sul corpo della donna, permettendo così che i funerali si svolgessero il 22 giugno.

Le Condizioni di Salute di Filippo Manni

L’avvocato di Manni, Francesco Fasano, ha spiegato che sta cercando dei consulenti per valutare le condizioni psicologiche del giovane, al fine di comprendere meglio cosa possa averlo spinto a compiere un atto così estremo. “Da dopo l’omicidio, il mio assistito sta male e in questi giorni si trova in infermeria sotto trattamento psicologico e psichiatrico e anche farmacologico. Gli somministrano regolarmente dei calmanti”, ha precisato il legale. Fasano ha aggiunto che la consapevolezza di Filippo sull’accaduto sta crescendo, e questo aumento della consapevolezza comporta un maggiore rischio per il giovane, motivo per cui è necessario un controllo stretto.

Le Circostanze dell’Omicidio e la Reazione della Famiglia

L’omicidio è avvenuto a Racale, un piccolo centro del Salento, quando Filippo Manni è rientrato a casa e la madre gli ha chiesto: “Perché non hai salutato entrando?”. Secondo quanto raccontato dal giovane al pm, in quel momento si è sentito come “spento” e, in un impulso incontrollato, ha preso l’accetta e ha colpito la madre più volte. A rendersi conto di quanto accaduto è stato il fratello minore di Filippo, 17enne, che ha cercato di allontanarlo e ha tentato di soccorrere la madre. Nonostante i soccorsi tempestivi, Teresa Sommario è morta poco dopo.

Il giovane, dopo l’omicidio, è stato raggiunto da un amico di famiglia che lo ha convinto a recarsi dai carabinieri, nonostante l’indagato gli avesse chiesto di portarlo al mare. Le indagini proseguono, ma la ricostruzione dell’evento continua a destare preoccupazioni, sia per le modalità dell’omicidio che per lo stato mentale di Filippo Manni, che dovrà ora affrontare un processo, con la speranza di fare chiarezza anche sulle motivazioni psicologiche che lo hanno spinto a compiere un simile atto.

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Ultimo Aggiornamento: 24/06/2025 13:07

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