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“L’abbiamo trovata così”. Era scomparsa da 4 giorni, la terribile scoperta: cosa le è successo, giovanissima

Pubblicato: 24/06/2025 17:55

Una giovane turista si è separata dal suo gruppo durante un’escursione su un vulcano attivo. Dopo giorni di ricerche, il corpo è stato individuato in fondo a un burrone, inaccessibile via terra. Le immagini, catturate da un drone, avevano mostrato la ragazza ancora viva, rannicchiata su una parete rocciosa, ma ogni tentativo di salvataggio è fallito.

Per quattro giorni, amici e familiari hanno sperato in un miracolo. Ma la conferma è arrivata nelle scorse ore, con un messaggio condiviso sui social dalla famiglia: «Con grande tristezza, informiamo che Juliana non è sopravvissuta. Siamo profondamente grati per tutte le preghiere, i messaggi di affetto e il sostegno ricevuto».

La tragedia è avvenuta in Indonesia, dove la vittima, Juliana Marins, 26 anni, originaria di Rio de Janeiro, era in viaggio da sola dallo scorso febbraio. La giovane era impegnata in un’escursione sul Monte Rinjani, il secondo vulcano più alto del Paese, situato sull’isola di Lombok, meta molto frequentata dai viaggiatori amanti del trekking.

Secondo le prime ricostruzioni, Juliana sarebbe precipitata per circa 300 metri da una parete rocciosa nei pressi del cratere, mentre stava camminando con un gruppo organizzato. Le immagini realizzate con un drone subito dopo l’incidente la mostravano ancora viva, ferita, bloccata su una sporgenza, senza cibo, acqua o riparo.

Il corpo della ragazza è stato raggiunto solo oggi da una squadra di scalatori specializzati, che ha dovuto affrontare condizioni meteo estreme e difficoltà logistiche. I tentativi di soccorso in elicottero sono stati vanificati da nebbia fitta e forte vento. Quando i soccorritori sono riusciti ad arrivare, era troppo tardi.

Secondo quanto riferito alla stampa locale da Nikolas Osman, portavoce della polizia di East Lombok, la giovane si sarebbe sentita molto affaticata durante l’escursione. La guida del gruppo le avrebbe consigliato di fermarsi a riposare, accompagnando nel frattempo altri cinque turisti alla base. Al ritorno, però, Juliana non era più lì.

Il Ministero degli Esteri brasiliano, in un comunicato, ha fatto sapere che l’ambasciata a Giacarta ha seguito da vicino tutte le fasi delle ricerche, inviando sul posto personale per monitorare le operazioni. La morte della giovane ha suscitato profonda commozione in Brasile e tra le comunità di viaggiatori che la seguivano online durante il suo lungo itinerario in Asia.

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