
Il prossimo 7 luglio si deciderà se Louis Dassilva dovrà affrontare un processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni trovata senza vita nell’ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino a Rimini. L’udienza preliminare si è svolta lunedì 23 giugno, ma la decisione del giudice per l’udienza preliminare (gup) è stata rinviata al giorno successivo a causa di alcune eccezioni sollevate dalla difesa di Dassilva.
Il gup del tribunale di Rimini ha sciolto la riserva sulle eccezioni presentate dai legali del 34enne, attualmente in carcere da quasi un anno. La custodia cautelare nei suoi confronti è fissata fino al 15 luglio, data entro la quale la situazione processuale dovrà essere chiarita. Nel frattempo, il vicino di casa di Paganelli ed ex amante della nuora dell’anziana, ha ottenuto un risultato significativo: il diploma di terza media, conseguito mentre si trovava in carcere.

L’annuncio è arrivato dai suoi avvocati, Riario Fabbri e Andrea Guidi, che lo hanno comunicato durante un’intervista alla trasmissione Ore 14. “Ha concluso un percorso che ha intrapreso in questo anno. Nonostante le difficoltà ha continuato a guardare al futuro e questo è uno degli elementi che lo provano”, hanno sottolineato i legali, che avevano anche chiesto la nullità del rinvio a giudizio.
Dassilva non era presente in aula né durante l’udienza del 23 giugno né nella giornata successiva. Durante la prima udienza preliminare, il 34enne ha deciso di rimanere in cella, preferendo non partecipare all’udienza e attendendo informazioni dai suoi avvocati. Una scelta differente rispetto alle precedenti udienze, in cui invece era comparso in aula.
“L’udienza era troppo tecnica per lui”, ha spiegato a Fanpage.it il suo legale Riario Fabbri. “Al termine dell’udienza siamo andati in carcere a spiegargli cosa era successo, come era andata e gli abbiamo riferito della costituzione delle parti civili e delle eccezioni presentate”.
Tra le eccezioni, la difesa ha contestato l’assenza negli atti di numerosi documenti, audio e video relativi al caso, invocando il diritto di difesa di Dassilva. La posizione del 34enne rimane dunque al centro di un complesso iter giudiziario che nelle prossime settimane potrebbe definire le sorti del processo.
Nel frattempo, la città di Rimini attende con attenzione l’evolversi del procedimento, segnato da una vicenda che ha suscitato forte emozione e attenzione pubblica fin dal momento del ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli.