La passata di pomodoro è una delle conserve più utilizzate nelle cucine italiane, apprezzata per la sua praticità e versatilità. A differenza della polpa di pomodoro, più grossolana, e del concentrato, molto più denso, la passata ha una consistenza intermedia, perfetta per sughi e preparazioni quotidiane. Non tutte le passate sono uguali. In questo articolo andremo a capire come scegliere quella più adatta ai propri gusti e quali sono le migliori in commercio secondo gli ultimi test di Altroconsumo. Partiamo però col dire che esistono diverse varianti di passata di pomodoro, a seconda della lavorazione e degli ingredienti:
– Passata rustica: più densa e dalla grana spessa, ideale per piatti dal sapore intenso.
– Passata vellutata: liscia e fluida, perfetta per sughi leggeri e preparazioni delicate.
– Passata biologica: ottenuta da pomodori provenienti da agricoltura biologica certificata.
– Passata senza sale: adatta a chi vuole dosare il sapore durante la cottura.
– Passata con pomodori 100% italiani: indica l’origine italiana della materia prima, ma è uno standard per i prodotti in vendita in Italia.
Ma per scegliere quella più adatta a noi dobbiamo stare attenti ad alcuni dettagli. Vediamo quali.
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Come leggere l’etichetta della passata di pomodoro
L’etichetta è uno strumento chiave per scegliere una passata di pomodoro di qualità. Ecco gli elementi da osservare secondo gli esperti di Altroconsumo:
1) Ingredienti – Le passate contengono ingredienti semplici: principalmente pomodoro, con eventuale aggiunta di: sale (in quantità variabili); correttori di acidità come l’acido citrico (E330), per migliorare la stabilità; erbe e spezie, a discrezione del produttore. Una buona passata ha una lista ingredienti corta e chiara.
2) Origine dei pomodori – Frasi come “origine del pomodoro: Italia” sono ormai la norma. Alcune etichette indicano anche la regione o il comune di coltivazione, ma si tratta più di marketing che di reale distinzione qualitativa.
3) Presenza di additivi e contenuto di sale – La presenza di acido citrico è ammessa e sicura. Sul sale vale la regola “meno è meglio”, poiché spesso si aggiunge in fase di cottura.
Vediamo ora come scegliere una passata di pomodoro di qualità.
Quando acquisti una passata, valuta questi fattori:
1) Colore e consistenza – Una passata di qualità ha un colore rosso vivo e una consistenza omogenea, né troppo liquida né eccessivamente densa.
2) Contenuto di sale e acidità – Preferisci passate con basso contenuto di sale. L’acidità deve risultare equilibrata e gradevole al gusto.
3) Data di produzione – La freschezza del prodotto è un indicatore importante. Il pomodoro viene lavorato subito dopo la raccolta. Puoi risalire alla data di produzione dal lotto. Ad esempio: lotto “xy G230” → indica il 230° giorno del 2024, ovvero il 18 agosto 2024. La lettera identifica l’anno, il numero i giorni dell’anno.
Le migliori
Secondo i test di Altroconsumo, le migliori passate di pomodoro si distinguono per qualità della materia prima, assenza di pesticidi e muffe, basso contenuto di sale, etichetta trasparente e un buon rapporto qualità‑prezzo, completato da un test di assaggio. Ecco i risultati aggiornati:
1) Migliore del Test (qualità assoluta): De Rica Passata – Lavorato Fresco (75 punti).
E poi:
– Santa Rosa Pomodorissimo;
– De Cecco Passata Classica Vellutata;
– Ortolina Passata Classica;
– Gustato (MD) Passata di Pomodoro – Miglior Acquisto (discount);
– La Molisana Passata Classica – 73 punti;
– Mutti Passata – 73 punti, qualità ottima e marca storica;
– Delizie dal Sole (Eurospin) – 73 punti, un altro miglior acquisto budget;
– Esselunga Passata di Pomodoro – 73 punti, ottimo sale;
– Le Conserve della Nonna Pomodoro Dolce dell’Emilia Romagna – 71 punti, qualità molto elevata;
– Conad Passata Classica – 70 punti, miglior acquisto di supermercato.