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Soffre di autismo e non parla dalla nascita, all’improvviso il miracolo: emozione infinita

Pubblicato: 24/06/2025 17:36

Un momento di pura meraviglia ha stravolto la giornata — e forse la vita — di una famiglia nel sud dell’Inghilterra. Ronnie, un bambino autistico di sei anni, ha sorpreso tutti iniziando improvvisamente a cantare una canzone pop in macchina, seduto accanto alla sorella maggiore. Un gesto semplice ma straordinario, immortalato in un video pubblicato su TikTok dalla madre, Jenni, con la didascalia: “Godetevi questo momento speciale tra un fratello e una sorella”.

Un gesto tanto atteso quanto inaspettato. Ronnie, che compirà presto sette anni, non aveva mai pronunciato una parola. La diagnosi di autismo e gravi disturbi del linguaggio era arrivata dopo una regressione precoce, intorno all’anno di età. Da allora, comunicare verbalmente era rimasto per lui un ostacolo insormontabile. La famiglia aveva provato di tutto: PECS, il linguaggio segnalato Makaton, e dispositivi vocali, senza mai sentire un solo suono articolato da Ronnie.

Eppure, qualcosa è cambiato. Durante un viaggio in auto, con accanto la sorella Grace, Ronnie ascoltava “APT”, la canzone interpretata da Rosé (star del K-Pop) e Bruno Mars, quando ha iniziato a cantare le parole. Per chi non conosce queste sfide, può sembrare un dettaglio. Ma per la madre e il resto della famiglia, è stato un miracolo emotivo, un lampo di luce in anni di silenzio.

La sorella, diciannovenne, è riuscita a mantenere la calma, lasciando che il fratellino vivesse quel momento senza pressioni. «Per Ronnie, Grace è un porto sicuro», ha detto la madre. «Ha saputo contenere l’emozione con dolcezza e lasciarlo libero di esprimersi, senza spaventarlo o interromperlo».

@wreathers

Waited nearly 7 years for this 😭 Absolutely priceless 💙🫶🏽💙 Go Ronnie Boy 🙌🏽🙌🏽🙌🏽 #autismawareness #autistic #nonverbal #adhd #autism #priceless #apt #brunomars #dontyouwantmebaby

♬ original sound – Jen

La storia di Ronnie è fatta anche di altre difficoltà: oltre all’autismo, vive con ADHD, disturbi sensoriali, ARFID (una forma grave di disturbo alimentare), malformazione di Chiari, tic nervosi e crisi epilettiche. La sua famiglia è abituata a sorvegliarlo 24 ore su 24, e ogni scelta quotidiana — anche farlo sedere davanti in auto — è dettata da esigenze specifiche, non da leggerezze, come precisato dalla madre in risposta ad alcune critiche online.

Quel canto, però, ha cambiato tutto. «Da genitore sogni di sentire ‘mamma’, ‘papà’, o ‘ti voglio bene’», ha raccontato Jenni a Newsweek. «Ma quelle parole cantate hanno significato tutto questo insieme. È stato un regalo inaspettato». Un’emozione che ora risuona ancora su TikTok, dove il video ha raccolto migliaia di visualizzazioni e commenti di supporto da tutto il mondo.

La famiglia di Ronnie continua a celebrare ogni progresso, anche il più piccolo, con gratitudine. «Ronnie ci ha insegnato pazienza, empatia e amore incondizionato. E a non preoccuparci delle cose insignificanti», dice Jenni. Un messaggio che arriva forte e chiaro, sulle note di una canzone, cantata da un bambino che, per la prima volta, ha trovato la sua voce.

Un gesto semplice, una canzone pop, un bambino che canta. Ma dietro quel video virale c’è un percorso di resilienza, una famiglia che non ha mai smesso di sperare, e un piccolo miracolo che ora ispira e commuove persone in ogni angolo del mondo.

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Ultimo Aggiornamento: 24/06/2025 18:13

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