
“Sono stravolto da questa notizia repentina e inaspettata”, così Lino Banfi ha commentato all’Adnkronos la scomparsa di Alvaro Vitali, morto oggi a Roma all’età di 75 anni. Tra i volti più amati della commedia sexy all’italiana, Vitali aveva condiviso il set in diverse occasioni proprio con Banfi, formando una delle coppie comiche più popolari del cinema degli anni ’70 e ’80. Film come L’insegnante balla… con tutta la classe (1979) e La ripetente fa l’occhietto al preside (1980) sono solo alcuni dei titoli entrati nell’immaginario collettivo.
“Alvaro aveva solo 75 anni, non era in un’età per morire, almeno secondo i parametri di oggi”, ha detto Banfi, visibilmente scosso. L’attore pugliese ha poi voluto ricordare le polemiche del passato che lo avevano visto coinvolto, quando Vitali lo accusò pubblicamente di averlo abbandonato dopo il periodo di maggiore successo. “Sono ancora profondamente dispiaciuto – spiega Banfi – come lo fui in quel momento. Ma non era vero. Io non facevo più film comici, ero impegnato in Un medico in famiglia, che era un ruolo brillante, ma diverso”.

“Non ho mai fatto il produttore né il regista”, sottolinea Banfi, spiegando che non era in suo potere coinvolgere o escludere colleghi da determinati progetti. “Fui molto addolorato – aggiunge – e glielo dissi, cercando di fargli capire che non dipendeva da me. Ma evidentemente in quel momento Alvaro si sentiva dimenticato, ed è un sentimento umano, anche se ingiusto”.
L’attore ha poi voluto ricordare il talento comico e umano di Vitali, sottolineando come anche il grande Federico Fellini lo avesse notato e scelto per film come Satyricon e Amarcord. “L’ho sempre considerato un bravissimo attore – afferma Banfi – e un grande interprete. Era uno di quegli attori caratteristi che in Italia vengono trattati come di serie B, quando invece meritavano molto di più”.

“In America attori così diventano icone: pensiamo a Danny DeVito o Whoopi Goldberg”, ha osservato Banfi, criticando quella tendenza tutta italiana a relegare il talento comico a un ruolo secondario, quasi dimenticabile. “Noi siamo più selettivi – dice – e spesso più ingiusti”.
Il rapporto tra Banfi e Vitali è stato fatto anche di amicizia e momenti condivisi fuori dal set. Sebbene negli ultimi anni si fossero allontanati, Banfi lascia trasparire un dolore sincero, che va oltre le incomprensioni. “Sono sinceramente e profondamente addolorato”, conclude, con la voce rotta. “Ciao, Alvaro”.