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Morta Aurora Maniscalco: l’hostess precipitata da un palazzo mentre era con il fidanzato

Pubblicato: 24/06/2025 08:17
morta Aurora Maniscalco hostess

Aurora Maniscalco, 24 anni, hostess palermitana in servizio presso la compagnia Lauda Air, è morta lunedì in seguito a una tragica caduta dal terzo piano di un edificio a Vienna, dove viveva da circa tre anni. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, poco dopo l’una. La giovane è stata immediatamente trasportata in ospedale in condizioni disperate, ma non ce l’ha fatta: le ferite riportate nella caduta si sono rivelate troppo gravi.
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Il caso ha subito assunto contorni poco chiari. Secondo quanto riportato dalla stampa austriaca e confermato dalle autorità locali, la polizia non esclude che possa non trattarsi di un incidente. Le indagini sono attualmente in corso e il fascicolo resta aperto: al momento gli investigatori austriaci stanno approfondendo ogni possibile pista, senza escludere nessuna ipotesi, compresa quella di un gesto volontario o, al contrario, di un coinvolgimento esterno.

Il fidanzato già ascoltato dagli investigatori

Al momento della caduta, Aurora Maniscalco si trovava in compagnia del fidanzato, un 27enne anch’egli originario di Palermo e residente a Vienna. Il giovane, che lavora come assistente di volo per un’altra compagnia aerea, è stato interrogato dalla polizia austriaca. Non sono emersi al momento elementi ufficiali che facciano ipotizzare il suo coinvolgimento diretto, ma la sua testimonianza è stata considerata rilevante per la ricostruzione dei fatti.

Fonti investigative locali hanno precisato che la dinamica della caduta resta ancora da chiarire completamente. Non è stato ancora diffuso alcun dettaglio sulla presenza o meno di testimoni, né sulle condizioni dell’appartamento da cui è precipitata la giovane donna.

La famiglia accanto a lei fino all’ultimo

I genitori di Aurora Maniscalco, appresa la notizia del ricovero, sono immediatamente partiti da Palermo per raggiungere la figlia. Una volta giunti nella capitale austriaca, sono stati accolti e assistiti dall’ambasciata italiana a Vienna, che ha garantito loro sostegno in tutte le fasi, sia burocratiche che emotive.

La famiglia ha mantenuto uno stretto riserbo sulla vicenda, affidandosi alla giustizia austriaca per ottenere chiarezza. La salma di Aurora sarà rimpatriata nei prossimi giorni per permettere alla comunità palermitana di darle l’ultimo saluto.

Una vita spezzata troppo presto

Aurora Maniscalco aveva lasciato la Sicilia tre anni fa per inseguire il sogno di volare. Conseguito il brevetto da hostess, aveva trovato lavoro nella compagnia Lauda Air, stabilendosi a Vienna. Descritta dai colleghi come una ragazza solare, determinata e molto apprezzata, la 24enne aveva costruito nella capitale austriaca una nuova quotidianità, divisa tra lavoro e relazioni personali.

La sua improvvisa scomparsa ha scosso non solo la famiglia e gli amici in Italia, ma anche la comunità di connazionali residenti a Vienna, dove Aurora era ben inserita. Il suo nome si aggiunge purtroppo a quello di altri giovani italiani morti all’estero in circostanze non del tutto chiare, e per questo la richiesta di giustizia e verità si fa ora più forte che mai.

La procura austriaca continua a lavorare sul caso con la massima riservatezza. Saranno decisive le prossime ore per stabilire se si sia trattato di una caduta accidentale, di un gesto estremo o se, al contrario, qualcuno abbia avuto un ruolo nella tragedia. La speranza della famiglia, e di tutti coloro che conoscevano Aurora, è che si arrivi presto a una verità chiara e definitiva.

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