Vai al contenuto

Covid, allarme nuova variante in Italia! Perché preoccupa gli esperti

Pubblicato: 25/06/2025 14:19
variante nimbus

Il mondo si confronta ancora una volta con la mutevole natura del SARS-CoV-2. Dopo un periodo di relativa calma, una nuova variante, la NB.1.8.1, ribattezzata Nimbus, ha fatto la sua comparsa, diffondendosi rapidamente in diverse aree del globo e giungendo ora anche in Italia.

Sebbene le prime indicazioni rassicurino sulla sua non maggiore gravità rispetto alle varianti precedenti, la sua capacità di eludere la risposta immunitaria solleva nuove questioni e richiede un’attenzione costante.

L’arrivo di Nimbus in Italia: un quadro in evoluzione

Il primo segnale della presenza di Nimbus in Italia è stato registrato nel rapporto settimanale di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 28 maggio 2025. In quel report, si faceva riferimento a due “sequenziamenti attribuibili alla nuova variante”, un numero destinato a crescere rapidamente. L’ultimo report, datato 18 giugno, ha confermato un aumento a otto casi, a cui si aggiungono tre ulteriori sequenziamenti in fase di conferma. Il primo campione italiano riconducibile a Nimbus, tuttavia, è stato isolato il 10 aprile 2025, indicando una circolazione sul territorio preesistente alla sua identificazione ufficiale.

Nonostante l’aumento dei casi, le autorità sanitarie internazionali, inclusa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), non hanno evidenziato un incremento del rischio per la salute pubblica associato a NB.1.8.1 rispetto alle altre varianti co-circolanti. L’OMS, che il 28 maggio ha inserito Nimbus nell’elenco delle “varianti sotto monitoraggio”, ha ribadito che i vaccini COVID-19 attualmente approvati rimangono efficaci contro la malattia sintomatica e grave, anche se l’EMA ha raccomandato un aggiornamento dei vaccini per allinearsi alle caratteristiche delle varianti più recenti.

covid nimbus

Dati epidemiologici e trasmissibilità: una stabilità apparente

I dati diffusi dall’ultimo documento ISS, relativi alla settimana dal 12 al 18 giugno 2025, delineano un quadro di apparente stabilità. L’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati si mantiene a 1 caso per 100.000 abitanti, un dato stabile rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, un elemento che merita attenzione è l’indice di trasmissibilità (Rt), calcolato sui casi con ricovero, che ha mostrato un leggero aumento. Nella settimana considerata, l’Rt si è attestato a 1,00 (0,73-1,31), in crescita rispetto allo 0,74 (0,53-1,00) registrato al 3 giugno 2025. Questo lieve incremento, sebbene non allarmante, suggerisce la necessità di un monitoraggio attento per valutare eventuali future dinamiche di diffusione.

Mutazioni e gravità della malattia: enigma da svelare

La variante Nimbus presenta mutazioni significative sulla proteina Spike, la chiave che il virus utilizza per agganciare e infettare le cellule umane. Questa caratteristica è il motivo principale della sua maggiore capacità di evasione della risposta immunitaria. Nonostante ciò, l’entità della malattia associata a Nimbus non sembra aver subito grandi cambiamenti. L’OMS ha osservato che, sebbene i Paesi della Regione del Pacifico Occidentale (WPR), dove la nuova variante è particolarmente diffusa, mostrino un aumento dei casi e dei ricoveri legati al SARS-CoV-2, a fine maggio non c’erano “segni di maggiore gravità associati a NB.1.8.1, rispetto alle varianti circolanti in precedenza”.

I sintomi di Nimbus: il “mal di gola a lama di rasoio” e altre manifestazioni

I sintomi associati a Nimbus sembrano essere in gran parte simili a quelli delle precedenti varianti del virus. Tra i più comuni si annoverano:

  • Tosse
  • Febbre
  • Naso che cola
  • Mancanza di respiro
  • Mal di gola

A questi si aggiungono manifestazioni meno specifiche, come la perdita di gusto e olfatto e sintomi intestinali quali vomito o diarrea.

Tuttavia, negli Stati Uniti, dove Nimbus è diventata la seconda variante più diffusa (rappresentando circa il 37% delle infezioni registrate), un sintomo peculiare ha iniziato a emergere: un mal di gola estremamente intenso, descritto da alcuni pazienti come un dolore “a lama di rasoio”. Sebbene gli esperti non abbiano ancora chiarito se questo sintomo sia una caratteristica distintiva della variante Nimbus, il Professor Peter Chin-Hong, specialista in malattie infettive presso l’Università della California, San Francisco, ha sottolineato come il mal di gola sia ormai uno dei sintomi più frequenti del COVID-19, interessando circa il 70% dei pazienti. Questo suggerisce che, anche se non esclusivo di Nimbus, il mal di gola acuto potrebbe essere una manifestazione più comune o più severa con questa variante.

La sfida futura: monitoraggio e adattamento

L’emergere della variante Nimbus ribadisce la natura dinamica del virus SARS-CoV-2 e la necessità di un monitoraggio continuo e di risposte sanitarie agili. La sua maggiore capacità di evasione immunitaria, pur non traducendosi attualmente in una maggiore gravità della malattia, evidenzia l’importanza di mantenere alta la guardia. L’aggiornamento dei vaccini, come raccomandato dall’EMA, e la ricerca continua sulla risposta immunitaria alle nuove varianti saranno cruciali per garantire una protezione efficace alla popolazione.

La situazione in Italia, pur stabile secondo gli ultimi dati, impone un’attenta osservazione dell’evoluzione dell’indice Rt e della diffusione di Nimbus. La comprensione approfondita delle sue caratteristiche e dei suoi effetti sulla salute pubblica sarà fondamentale per indirizzare le future strategie di prevenzione e controllo.

Quali saranno le prossime mosse per contrastare la diffusione di Nimbus e salvaguardare la salute pubblica di fronte a questa nuova sfida virale?

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure