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“Quando non ci sarò più…”. Liliana Resinovich, l’ultima lettera all’amante prima della scomparsa

Pubblicato: 25/06/2025 15:52

Una svolta inaspettata nel caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata priva di vita qualche settimana dopo. Al centro dell’attenzione è una lettera inviata via email a Claudio Sterpin, l’uomo con cui aveva una relazione parallela al matrimonio con Sebastiano Visintin. Questo documento, già noto agli inquirenti e parte degli atti ufficiali, è tornato sotto i riflettori grazie alla pubblicazione sul quotidiano Il Piccolo.

L’epistola, già menzionata dai media nei mesi seguenti alla scomparsa, non è stata discussa nell’ultima udienza dell’incidente probatorio tenutasi lunedì. Tuttavia, per Claudio Sterpin, il significato di quel messaggio oggi appare più inquietante. “Una specie di testamento”, ha dichiarato, aggiungendo: “Allora, quando mi arrivò via mail, non gli diedi particolare importanza. Ma rileggerlo ora fa venire la pelle d’oca, una stretta al cuore”. Sterpin ritiene che la lettera sia “un messaggio premonitore”.

Liliana Resinovich, il giallo continua

Le parole della lettera sembrano un addio affettuoso ma definitivo. “Io ci sarò… Quando non mi vedrai, quando non ci sarò più, tu chiudi gli occhi e cercami fra i tuoi ricordi”, scriveva Liliana, firmandosi “tua Lilly”. Queste parole, rilette oggi, evocano una consapevolezza o un timore, di ciò che sarebbe potuto accadere. Per Sterpin, “credo lei avesse annusato un pericolo oscuro che, purtroppo, si è verificato. Temeva le potesse succedere qualcosa”.

Un futuro spezzato

Nonostante questa sensazione, altri messaggi scambiati tra i due poco prima della scomparsa non indicavano alcun allarme: erano i toni di due persone innamorate che progettavano un futuro insieme. Liliana desiderava iniziare una nuova vita con Sterpin, un sogno ribadito anche nelle settimane immediatamente precedenti al suo allontanamento.

Domande senza risposta

Il ritrovamento del corpo nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste ha sollevato subito interrogativi. Attualmente, il marito Sebastiano Visintin è indagato per la morte di Liliana Resinovich, ma ha sempre negato ogni coinvolgimento. Le indagini proseguono, ma la lettera riemersa rischia di riaprire ferite e sospetti, in un caso che da oltre tre anni non ha ancora trovato una soluzione definitiva.

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