
L’Occidente è senza Dio, a parte quello di parte, che benedice nell’ordine Trump, il dollaro e l’America. Quando alla fine del suo discorso sull’ormai chiaramente finto bombardamento dell’Iran a scopi di comunicazione, o distrazione, politica. Trump ha citato Dio, che furbamente non è con loro, come con la Wermacht, ma sicuramente li benedice, fa un gesto di forte comunicazione politica. In questo affiliandosi a Putin, ormai cechista ultraortodosso, e al teocrate Khamenei. Netanyahu e gli ebrei sono sempre stati popolo di Dio, al di là del divisionismo, parola che guarda caso contiene Sion, e la suggestione, quantomeno, divina sembra in alcune aree aver preso le dini della tensione globale. Rimangono laiche due sole potenze, la Cina e l’Europa. Solo che la Cina è una vera potenza autarchica sorretta da una fortissima economia a indirizzo strategico, l’Europa senza Dio si è affidata al mercatismo del vaso di coccio. I popoli di cui abbiamo parlato prima hanno tutti o quasi l’atomica, l’arma deterrente che difende le loro economie, l’Europa no, fatta salva la Francia, la solita piccola nazione presuntuosa da Filippo il Bello in avanti.
Ma quando lo abbiamo perso Dio? In America se lo erano portato a bordo della Mayflower, in Europa? Non eravamo la terra della morale e degli imperativi categorici? Si potrebbe esemplificare che la colpa sia di Nietzsche, con il suo “Dio è morto”, ma tutto inizia dal ragionamento non risolto, come in Hegel, del danese Kierkegard con i suoi stadi esistenziali oscillanti fra fede, angoscia e disperazione quasi permanente. In principio il pensiero occidentale viveva e si nutriva presso le Basiliche monastiche e le Cattedrali sparse per l’Europa allora cristiana, dopo essere stata greco-romani poi si trasferì, soprattutto con l’avvento della stampa, presso cattedrali architettonicamente similari ma laiche, le Università. Oggi queste cattedrali del pensiero occidentale sono in profonda crisi, per questo Trump a cui piace vincere facile le attacca. Può considerarsi pensiero occidentale quello di un cattedratico coreano o arabo a Harward o un indiano a Oxford? La risposta è chiara, per mercatismo le università si sono aperte dal dopoguerra al mondo ed oggi il mondo, molto più grande dell’occidente, è in cattedra.
Dalle Università agli establishment il passo è breve, ed è stato compiuto del tutto. Gli altri, loscamente o meno, hanno ancora Dio e l’espressione di vita e di morte, l’atomica, in terra. L’Europa non ha né l’Uno né l’Altra. Il rischio possibile è che recuperi, con la scusa del 5% in Difesa, l’Altra senza l’Uno. E qui potrebbe veramente scoppiare la terza guerra mondiale, in cui noi democratici ed evoluti europei siamo stati maestri con tutta la finta acquiescenza alla morale cristiana. Figuriamoci senza di essa.