
La morte di Alessandro Coatti, un biologo italiano di 38 anni, ha scosso l’opinione pubblica. Ucciso e fatto a pezzi in Colombia, il suo corpo è stato ritrovato in varie zone della città di Santa Marta, l’ultima tappa del suo viaggio in Sud America. All’inizio si pensava che il delitto fosse legato al narcotraffico, dato l’orribile modo in cui il corpo è stato rinvenuto, smembrato e sparso in diversi punti della città. Tuttavia, le indagini hanno rivelato una verità completamente diversa.
La pista della rapina finita male
Il colonnello Jaime Ríos, comandante della polizia di Santa Marta, ha spiegato che il delitto non aveva nulla a che fare con bande criminali dedite al narcotraffico, ma con un tentativo di rapina. Il gruppo criminale che ha intercettato Coatti aveva come obiettivo solo quello di derubarlo. Il modus operandi del gruppo era semplice: individuare i turisti, contattarli tramite app di incontri, drogare le vittime per derubarle e svuotare i loro conti bancari.

Tuttavia, Coatti sembra aver opposto resistenza e tentato di scappare, il che avrebbe provocato una reazione violenta da parte dei suoi aggressori. “Dopo la morte, i suoi aggressori hanno deciso di smembrare il corpo e simulare un regolamento di conti tra bande per sviare le indagini”, ha dichiarato Ríos.
Le indagini e gli arresti
Dopo l’orribile scoperta, il corpo di Coatti è stato esaminato grazie ai test scientifici, alle telecamere di sicurezza, ai resti biologici e alle informazioni fornite da un testimone anonimo. Sabato 21 giugno, quattro persone sono state arrestate per l’omicidio, tra cui Brian Augusto Cantillo, leader del gruppo, già arrestato nel 2022 per un altro crimine. Gli altri complici sono Oswal Moisés Ospino Navarro, Isaac Enrique Márquez Charris, e Andrea Camila Berdugo Escorcia. Tutti i sospetti vivevano nel quartiere dove è avvenuto il delitto e usavano app di incontri per organizzare le rapine.
La ricompensa offerta dal Comune di Santa Marta, pari a 50 milioni di pesos, ha svolto un ruolo cruciale nell’ottenere informazioni chiave, mentre le autorità italiane hanno inviato una squadra di Carabinieri a supporto delle indagini.
Il corpo di Alessandro Coatti è stato restituito alla famiglia e, dopo una seconda autopsia eseguita a Roma, le autorità italiane hanno avviato un’inchiesta parallela per fare chiarezza sulla sua morte. Le indagini sono tuttora in corso, e non si escludono ulteriori arresti.