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Rai, Affari tuoi finisce nella bufera: cosa succede

Pubblicato: 25/06/2025 15:16
affari tuoi

La recente vicenda legata ad Affari tuoi ha acceso i riflettori su un tema di crescente rilevanza nel dibattito pubblico e politico italiano. La questione, sollevata da una figura di spicco nel panorama politico e televisivo, mette in discussione le pratiche attuali del servizio pubblico e ne evidenzia il potenziale impatto sulla sensibilità collettiva.

Al centro del dibattito non c’è solo la partecipazione di figure non umane a produzioni televisive, ma la modalità con cui tale presenza viene gestita e il messaggio etico che ne deriva.

Affari tuoi nella bufera per colpa di Gennarino

La recente apparizione di Gennarino, un Jack Russell che affianca Stefano De Martino nel popolare programma Rai “Affari Tuoi“, ha scatenato un acceso dibattito, elevando la questione del benessere animale nell’intrattenimento televisivo a un potenziale caso politico.

Il cane, il cui vero nome è Seven, non è certo un novellino del piccolo schermo. Seven, infatti, vantan un curriculum di partecipazioni a spot televisivi e persino un ruolo nella serie “Rocco Schiavone” nei panni di Lupa. Tuttavia, la sua crescente popolarità su Rai 1 ha attirato l’attenzione critica di Rita Dalla Chiesa.

L’accusa di Rita Dalla Chiesa

La posizione della parlamentare è chiara e inequivocabile: l’utilizzo di animali per scopi di puro intrattenimento in programmi che vanno in onda quotidianamente solleva serie preoccupazioni etiche. Dalla Chiesa, forte della sua vasta esperienza televisiva, contesta non il concetto di animali in TV in sé, ma la modalità con cui questi vengono impiegati. “Desta disappunto”, ha dichiarato la deputata in una nota, “assistere all’utilizzo di animali chiaramente addestrati nei programmi del servizio pubblico, come sta accadendo su Rai 1 nella trasmissione ‘Affari tuoi'”. Per Dalla Chiesa, questa prassi è “superata” e si scontra con la “crescente sensibilità culturale sul tema del benessere animale”, pur senza arrivare a parlare di maltrattamento.

Il fulcro della critica di Rita Dalla Chiesa risiede nel messaggio implicito che un tale utilizzo veicola al pubblico. In un momento storico in cui si sta strenuamente lottando per il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli, un provvedimento che riconoscerebbe l’animale come “essere senziente” e non come mero “strumento di intrattenimento piegato a logiche esclusivamente economiche e di spettacolo”, la presenza di Gennarino in “Affari Tuoi” stride con questi sforzi. La deputata sottolinea come la televisione, un mezzo di comunicazione così potente, debba farsi promotrice di una nuova consapevolezza etica.

Dalla Chiesa non demonizza la presenza di animali in televisione tout court. Anzi, riconosce il loro potenziale “punto di forza nel gradimento soprattutto dei bambini”. La linea di demarcazione, per lei, è la dignità dell’animale. “Costringerli a pregare, fare l’inchino o abbaiare a comando è una pratica chiaramente snaturante per loro”, afferma la parlamentare. L’esempio virtuoso citato è quello dei cagnolini nello studio di “Striscia la notizia”, i quali “si muovono liberamente e alla fine della trasmissione vengono adottati”. Questa, a suo dire, è la chiave: un animale deve essere un “ospite”, libero di esprimere la propria natura, e non un “lavoratore” costretto ad adottare comportamenti innaturali per fini di spettacolo. La questione non è se i cani possano apparire in TV, ma in che modo.

L’appello alla Rai

La presa di posizione di Rita Dalla Chiesa si trasforma in un vero e proprio appello alla Rai, il servizio pubblico per eccellenza. “Troviamo inaccettabile che proprio la Rai, che in passato ha spesso anticipato i cambiamenti culturali del Paese, si ponga oggi in evidente ritardo”, dichiara con fermezza. La deputata non si limiterà a una semplice nota, ma intende portare la questione all’attenzione della Commissione parlamentare di vigilanza. L’obiettivo è spingere il servizio pubblico a una profonda riflessione sul proprio ruolo e a farsi “promotore, come oggi succede fra la maggior parte del pubblico, di una nuova consapevolezza etica nei confronti degli animali”.

In un’epoca di crescente sensibilità verso i diritti e il benessere degli animali, il caso Gennarino in “Affari Tuoi” si rivela un prezioso spunto per un dibattito più ampio e necessario sul ruolo dell’intrattenimento e sulle responsabilità etiche dei media nel plasmare la cultura e i valori di una società. Sarà interessante osservare come la Rai risponderà a queste sollecitazioni e se la vicenda porterà a un ripensamento delle politiche sull’uso degli animali nei programmi televisivi pubblici.

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Ultimo Aggiornamento: 25/06/2025 15:39

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