
Un confronto dai toni incandescenti ha infiammato la puntata di “È sempre Cartabianca”, il talk show condotto da Bianca Berlinguer, durante un segmento dedicato agli ultimi sviluppi della crisi in Iran. A fronteggiarsi in studio sono state due figure ben note al pubblico televisivo: la giornalista e opinionista Rula Jebreal e la corrispondente da New York per Mediaset, Maria Luisa Rossi Hawkins.
La scintilla è partita dall’analisi del cessate il fuoco annunciato da Donald Trump, che ha messo momentaneamente fine a uno scontro armato ad alta tensione tra Washington e Teheran. Secondo le ricostruzioni, il presidente americano sarebbe riuscito in poche ore a colpire obiettivi strategici iraniani legati all’uranio, destabilizzando così le infrastrutture nucleari della Repubblica islamica e costringendo il regime a fermarsi.
Un’azione che ha scatenato il dibattito tra le due giornaliste, con posizioni radicalmente opposte sul significato e sull’efficacia della mossa americana.

Rula Jebreal accusa Trump di non avere una strategia
Per Rula Jebreal, le azioni del presidente americano non sono altro che il frutto di una politica impulsiva e pericolosa. La giornalista ha definito Donald Trump “un pazzo”, sostenendo che le sue decisioni non rispondano a un piano coerente, ma siano dettate da umori personali e calcoli elettorali.
In diretta, la Jebreal ha criticato duramente il modo in cui la stampa, in particolare americana, tende a separare la figura dell’uomo Trump da quella del politico. «Un conto è l’uomo fumantino, un altro è il leader stratega – ha detto – ma nel caso di Trump questi due aspetti coincidono in modo pericoloso».
Parole che hanno fatto insorgere la collega in collegamento dagli Stati Uniti, pronta a difendere la narrazione di una Casa Bianca consapevole e attenta agli equilibri internazionali.
Maria Luisa Rossi Hawkins: “Trump ha proposto una via per Gaza”
Maria Luisa Rossi Hawkins ha risposto punto su punto, rigettando l’idea di un presidente fuori controllo. Ha evidenziato che la decisione di Trump non solo ha portato a un immediato abbassamento della tensione in Iran, ma ha anche incluso una proposta per Gaza, che però sarebbe stata completamente ignorata dalla comunità internazionale.
«Trump ha offerto un corridoio umanitario, una proposta concreta che poteva rappresentare una svolta rispetto al disastro che stiamo vedendo oggi nella Striscia di Gaza», ha spiegato la giornalista Mediaset, cercando di spostare il dibattito sul piano delle alternative diplomatiche.
Ma è proprio a questo punto che la discussione ha preso una piega più aspra e personale, con Rula Jebreal che ha interrotto la collega con un’accusa pesantissima.
“Ha proposto una pulizia etnica”: lo scontro si infiamma
«Eh no! Trump ha proposto una pulizia etnica!» ha tuonato Rula Jebreal, alzando il tono e provocando una reazione immediata da parte della Rossi Hawkins. «No, non puoi dire così – ha replicato con fermezza – Trump ha proposto un corridoio che può diventare una meta attrattiva, molto meglio di ciò che vediamo oggi».
Lo scontro ha lasciato la conduttrice Bianca Berlinguer visibilmente in difficoltà, costretta a riportare la calma e a ridare ordine al dibattito. Il confronto tra le due giornaliste ha finito per polarizzare il pubblico, riflettendo anche le spaccature che attraversano l’opinione pubblica italiana sul ruolo degli Stati Uniti in Medio Oriente e sulla figura controversa dell’ex presidente.
"Donald trump ha proposto la pulizia etnica"
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) June 24, 2025
Rula Jebreal a #ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/jMb047U7F9
La politica estera americana divide anche in tv
La puntata ha messo in evidenza quanto la politica estera statunitense sia in grado di generare fratture profonde anche nel dibattito mediatico italiano. Il caso del cessate il fuoco in Iran, lontano dall’essere letto come una vittoria della diplomazia, è diventato lo specchio di due visioni opposte del mondo: quella che crede nella capacità degli Stati Uniti di imporre soluzioni anche muscolari, e quella che teme un ritorno a logiche colonialiste mascherate da interventismo umanitario.
Nel confronto tra Rula Jebreal e Maria Luisa Rossi Hawkins, si sono condensate le tensioni tra pacifismo radicale e realismo politico, tra la critica morale dell’imperialismo americano e la fiducia nell’efficacia strategica della deterrenza. Due visioni inconciliabili, che difficilmente troveranno un punto d’incontro, nemmeno sotto i riflettori della televisione.
La televisione come specchio del conflitto globale
Lo scontro televisivo ha avuto un’eco immediata sui social, dove le clip del battibecco hanno cominciato a circolare tra sostenitori dell’una e dell’altra. Una conferma di quanto la guerra in Medio Oriente non sia solo un conflitto geopolitico, ma anche una battaglia narrativa, giocata in tempo reale su ogni mezzo di comunicazione disponibile.
Nel frattempo, la tregua annunciata da Trump resta fragile e soggetta a continui rischi, e il suo impatto effettivo sarà tutto da verificare nei prossimi giorni. In Italia, intanto, il dibattito va avanti anche in prima serata, tra interruzioni, accuse e interpretazioni diametralmente opposte della stessa realtà.