
Lo sport è in lutto e piange la scomparsa di un grande presidente, un pioniere nel suo campo e un uomo che si occupò non solo di sport, ma fu fondamentale nel cambiare regole importanti per la convivenza civile e a salvare molte vite umane. La sua figura è legata a un tempo in cui lo sport era soprattutto passione, pionierismo e cultura sportiva. Tre caratteristiche che lo hanno contraddistinto lungo tutto il suo percorso.
Un uomo che seppe cambiare le regole
Il mondo delle due ruote recita un addio commosso a Francesco Zerbi, ex presidente della Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo delle due ruote. Zerbi non era solo un dirigente sportivo, ma anche un innovatore che ha contribuito a salvare molte vite grazie alle sue riforme.
Con una carriera iniziata il 16 giugno 1979 come presidente della FMI, Francesco Zerbi ha trasformato il motociclismo italiano e internazionale. Tra le sue iniziative più importanti, l’introduzione dell’obbligo del casco, una svolta che ha salvato migliaia di vite. La sua passione andava oltre lo sport: ha saputo unire innovazione e sicurezza, cambiando per sempre le regole delle due ruote.
L’eredità di un leader
Zerbi, nato il 28 giugno 1932 a Taurianova, ha guidato la FMI fino al 1996, portando il motociclismo a nuovi traguardi. Sotto la sua leadership, sono nati eventi come il Motocamp e il Team Azzurro, che ha poi dato vita al leggendario Team Italia. La sua eredità continua a vivere attraverso queste iniziative, simboli di una visione che ha sempre guardato al futuro.

Un’eredità che continua
Durante il suo mandato, Zerbi ha promosso anche lo sviluppo delle minimoto e dei campionati femminili di motocross, mostrando una dedizione al progresso e all’inclusività. Nel 1987, ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del Registro Storico della Federazione, unendo passato e futuro in un’unica visione.
I funerali di Francesco Zerbi si svolgeranno oggi a Roma, presso la Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe. Con la sua scomparsa, il mondo del motociclismo perde un leader che ha sempre saputo guardare oltre il presente, lavorando per il bene comune e lasciando un’eredità di passione e innovazione.