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“Litigavano spesso”. Aurora morta a 24 anni, le foto cancellate e le telefonate: cosa non torna

Pubblicato: 25/06/2025 08:07

Sono ore di angoscia per i genitori di Aurora Maniscalco, la hostess morta a Vienna dopo la caduta da un balcone. I genitori hanno raggiunto la capitale austriaca dopo essere stati contattati dall’ambasciata italiana. Aurora, 24 anni, si sarebbe trovata in casa insieme al fidanzato palermitano di 27 anni, quando è precipitata dal terzo piano. Alcuni parenti della ragazza raccontano di una relazione tormentata.

«I genitori di Aurora non hanno più lacrime, sono disperati e chiedono aiuto. A Vienna sono completamente soli. A fare da tramite tra loro e i medici e gli inquirenti finora è stato un parente che vive in Sudafrica e in questi giorni era a Palermo. È stato lui a fare da interprete», raccontano alcuni familiari di Aurora Maniscalco. «Noi non accusiamo nessuno, ma ci sono molte cose da chiarire su quanto è successo — spiegano —. Ad esempio: perché nel profilo WhatsApp di Aurora non c’è più la sua foto, perché non si vede più l’ultimo accesso?».

Secondo quanto si apprende, il fidanzato della vittima, che viveva con lei e che era con lei durante la tragedia, avrebbe dormito con i suoi genitori, da lui avvertiti e arrivati a Vienna da Palermo, nell’alloggio della coppia. «Perché — si chiedono i parenti di Aurora — la casa non era stata sequestrata?». E ancora: «Perché non è stata disposta l’autopsia?».

L’esame autoptico è stato chiesto ora dal legale della famiglia insieme al sequestro dell’alloggio e all’analisi dei cellulari e di tutti i dispositivi che usava la vittima. Sono negativi gli esami tossicologici fatti su Aurora Maniscalco. «Non crediamo affatto al suicidio — dicono i familiari —. Era venuta a Palermo a maggio e non era affatto depressa. Voleva iscriversi a un corso di tedesco e aveva progetti».

I familiari confermano che l’hostess e il fidanzato litigavano spesso. «Non sappiamo però — spiegano — quali fossero i motivi». «Ciao Auri, vola per sempre nei cieli come facevi in terra. Noi ti faremo giustizia, non ci fermeremo di fronte a niente». A scriverlo sui social è Federica Bevilacqua, cugina di Aurora Maniscalco.

Il fidanzato ha fornito la sua versione dei fatti, spiegando di averla vista correre verso il balcone e lanciarsi nel vuoto. «Avevamo litigato», avrebbe raccontato agli investigatori. Sentito dalla polizia, Elio Bargione, un 27enne palermitano, come Aurora assistente di volo, e musicista jazz, ha continuato a ripetere che la ragazza, vista precipitare nel vuoto anche da alcuni passanti, si è tolta la vita dopo una discussione. È stato lui a chiamare l’ambulanza e ad avvertire i suoi genitori che sono subito corsi a Vienna. 

Alla famiglia della hostess, però, avrebbe telefonato solo 7 ore dopo. Una delle circostanze che, per i familiari della vittima, morta in ospedale dopo due giorni, sono poco comprensibili.

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Ultimo Aggiornamento: 25/06/2025 08:22

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