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Caldo rovente e afa, meglio doccia fredda o calda in estate? La scelta migliore è solo una

Pubblicato: 26/06/2025 13:56

Quando le temperature salgono oltre la soglia della sopportazione, il primo istinto è rifugiarsi sotto il getto rinfrescante della doccia. Ma qual è davvero la scelta più efficace per contrastare la calura estiva? C’è chi si affida al gelo dell’acqua fredda, sperando in un sollievo immediato, e chi invece opta per il tepore rilassante di un getto caldo. Una semplice abitudine quotidiana, in realtà, nasconde risvolti sorprendenti dal punto di vista fisiologico.

Scegliere la temperatura dell’acqua in estate può fare la differenza non solo in termini di benessere momentaneo, ma anche di effetti a lungo termine sul corpo, sulla salute e persino sulla qualità del sonno.

Meglio calda che fredda? Il corpo risponde così

Nel pieno della nuova ondata di caldo che sta colpendo l’Italia, potrebbe sembrare naturale correre a farsi una doccia gelida. Eppure, secondo quanto emerso da diversi studi, questa non è sempre la soluzione ideale. L’acqua fredda provoca una vasocostrizione cutanea, ovvero il restringimento dei vasi sanguigni della pelle, impedendo al corpo di disperdere correttamente il calore. Questo può provocare un effetto rimbalzo, portando il corpo ad aumentare la temperatura interna per compensare lo shock, facendoci sentire persino più accaldati di prima.

Al contrario, una doccia tiepida o calda, specie prima di andare a dormire, stimola la circolazione superficiale e favorisce l’eliminazione del calore corporeo in eccesso. Un bagno caldo o tiepido, pur non essendo la scelta più ecologica, migliora anche la qualità del sonno e riduce la tensione muscolare.

Vantaggi e rischi: le due facce dell’acqua

Una doccia calda, con una temperatura compresa tra i 40 e i 41°C, secondo uno studio scientifico internazionale, ha numerosi benefici: aiuta a rilassare la muscolaturaallevia i dolori cronici, migliora la circolazione sanguigna e può addirittura ridurre il rischio cardiovascolare. Tuttavia, va usata con cautela da chi soffre di ipotensione, perché il calore può provocare svenimenti o cadute.

Dall’altra parte, le docce fredde stimolano il sistema nervoso simpatico, attivano il metabolismo e, se alternate con getti caldi, migliorano la circolazione. Ma non sono per tutti: il rischio di shock termico, specialmente in soggetti fragili o cardiopatici, resta alto.

In alternativa, la Croce Rossa britannica suggerisce un metodo semplice e rapido: immergere mani e piedi in acqua fredda, concentrandosi su polsi e caviglie dove il sangue scorre più vicino alla pelle. Un gesto efficace e a basso impatto, utile quando il caldo non dà tregua.

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