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“Fermato”. Commerciante ucciso, svolta nelle indagini: quel dettaglio shock nelle telecamere

Pubblicato: 26/06/2025 07:24

Un uomo è stato fermato nella notte con l’accusa di aver ucciso Davide Gorla, il commerciante di 64 anni accoltellato mercoledì pomeriggio nel suo negozio di articoli da scrittura di pregio a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il provvedimento è scattato poco dopo la mezzanotte, al termine di una giornata frenetica di indagini.

Le forze dell’ordine, in particolare gli agenti del commissariato di Busto Arsizio e della Squadra mobile di Varese, avevano da subito individuato una pista concreta. Alcuni testimoni oculari avevano infatti visto l’assassino fuggire, fornendo una descrizione dettagliata: si tratterebbe di un uomo brizzolato, di mezza età.

Fondamentali per la ricostruzione sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. I frame mostrano un uomo che, dopo l’aggressione mortale, si allontana da via Rosmini – a soli 100 metri dalla scena del crimine – e si cambia la maglietta, probabilmente per nascondere le tracce di sangue.

Secondo quanto trapelato dagli investigatori, vittima e aggressore si conoscevano. Resta però ancora oscuro il movente che ha scatenato la violenza. Il sospettato è stato individuato nel centro città e seguito grazie al tracciamento degli spostamenti attraverso altre videocamere pubbliche e private.

Quando gli agenti lo hanno raggiunto, l’uomo appariva calmo, pulito e con abiti immacolati. Condotto in commissariato, è stato ascoltato per ore e ha negato ogni responsabilità. Nonostante ciò, gli elementi raccolti hanno spinto la procura a disporre il fermo in attesa di ulteriori riscontri.

Le indagini ora si concentrano sull’arma del delitto, un coltello che l’assassino avrebbe portato via con sé dopo l’omicidio. Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’arma fosse stata portata dall’uomo o se fosse già presente all’interno del negozio.

Un altro elemento da chiarire è il cambio d’abito: la maglietta indossata dopo il delitto potrebbe provenire direttamente dal negozio, che vendeva anche gadget e abbigliamento. Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire ogni dettaglio, nella speranza di dare un volto e un senso all’efferato omicidio.

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