
Un tramonto tropicale, quello di Orlando, ha fatto da sfondo alla serata più amara della Juventus nel nuovo Mondiale per Club. Al “Camping World Stadium”, la squadra di Allegri ha subito una pesante sconfitta per 5-2 contro il Manchester City, chiudendo il girone C al secondo posto e complicando in modo serio il suo cammino nella competizione.
La formazione di Pep Guardiola ha dominato in lungo e in largo: a segno Doku, Savinho, Haaland e Foden, con la sfortunata autorete di Kalulu a completare il tabellino per gli inglesi. Per la Juve, inutili i gol di Koopmeiners e Vlahovic, che non sono bastati a tenere aperta una partita segnata fin dalle prime battute. Ora all’orizzonte c’è un incrocio da brividi: il Real Madrid potrebbe essere l’avversario negli ottavi di finale, in programma martedì prossimo.
Come funziona il nuovo Mondiale per Club
Il nuovo formato del Mondiale per Club, inaugurato con l’edizione 2025, è un torneo espanso che coinvolge 32 squadre da tutto il mondo, selezionate in base ai risultati nelle rispettive competizioni continentali (Champions League, Libertadores, ecc.) dal 2021 in avanti. Le squadre sono suddivise in otto gironi da quattro, con le prime due classificate di ciascun gruppo che accedono alla fase a eliminazione diretta: ottavi, quarti, semifinali e finale.
Questa formula richiama quella dei Mondiali per nazionali e punta a creare uno spettacolo calcistico globale, con una concentrazione altissima di campioni, stili di gioco e culture sportive. L’evento si disputa ogni quattro anni e rappresenta il nuovo grande progetto FIFA per espandere il richiamo del calcio per club al di fuori del solo continente europeo.
Un verdetto pesante per i bianconeri
Con il secondo posto, la Juve ha perso il diritto a un accoppiamento più agevole agli ottavi. Il Real Madrid, dominatore del girone B, è la squadra che tutti volevano evitare. Un ostacolo altissimo, che rischia di far calare troppo presto il sipario sull’avventura internazionale della squadra di Allegri. Serve un’impresa per cambiare il destino.
Il tempo per rifiatare è poco. A Torino si fa già la conta dei problemi difensivi mostrati contro il City e si cerca la chiave per non sprecare un’occasione storica. Perché nel nuovo Mondiale per Club, ogni partita può valere gloria. O addio.