Il legame tra Alvaro Vitali e il suo migliore amico Manolo era qualcosa che andava oltre la semplice amicizia. Lo ha raccontato proprio lui, visibilmente provato, ai microfoni durante il funerale dell’attore, scomparso all’improvviso nella sua casa di Trastevere, dove viveva con la moglie Stefania Corona.
“Era come un padre per me, anche se avevamo DNA diversi”, dice Manolo con la voce spezzata. Il loro era un rapporto profondo, fatto di quotidianità, affetto e complicità. “Lui ha sostituito mio padre il giorno in cui sono nati i miei figli”, ha raccontato con le lacrime agli occhi.
L’ultimo giorno insieme
Fino all’ultimo, Manolo è rimasto accanto ad Alvaro. Hanno condiviso le ultime ore di vita dell’attore, ore che – a detta dell’amico – Vitali sapeva sarebbero state le sue ultime. Manolo gli ha tagliato i capelli, fatto la barba, l’ha vestito bene, pensando di assecondare semplici richieste, ma in realtà, dice oggi, “lo stavo preparando per l’ultimo saluto”.
“Lui voleva mangiare qualcosa di buono, farsi sistemare, essere in ordine. Solo ora capisco che aveva capito tutto. Martedì ha firmato di sua volontà… era come se si stesse congedando dalla vita”.
Una partenza consapevole, lucida, dignitosa. “Mi è morto in braccio, mentre ci guardava, me e Stefania, sulla porta di casa”, racconta, lasciando spazio al silenzio che, in chiesa, ha detto più delle parole.
L’ultimo saluto in chiesa
Commosso al punto da non riuscire a parlare, Manolo ha chiesto alla figlia di Stefania, Sara, di parlare anche per lui. “Sapete chi ero per Alvaro, mi avrà nominato tante volte”, ha detto, con la voce rotta dall’emozione.
La cerimonia è stata semplice, ma intensa. Un tributo umano prima ancora che artistico a un uomo che ha fatto ridere milioni di italiani, ma che nel privato aveva una cerchia stretta, autentica, fatta di amore e legami profondi. Come quello con Manolo, un’amicizia diventata famiglia.