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Cinema in lutto, se ne va un grande: e poi quel film…

Pubblicato: 27/06/2025 07:42

La notizia ha iniziato a circolare nelle ultime ore e ha lasciato un segno profondo nel mondo della musica e dello spettacolo internazionale. Una delle figure più influenti della composizione per il cinema e la televisione si è spenta, lasciando dietro di sé un’eredità artistica immensa e una carriera ricca di successi e riconoscimenti. Il suo talento era noto non solo agli addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico, che ha imparato a conoscerlo – spesso senza nemmeno saperlo – grazie alle sue colonne sonore iconiche.

Il suo stile era unico, capace di fondere il rigore della musica classica con l’energia del jazz, e di trasformare ogni nota in un racconto. La sua produzione artistica ha accompagnato generazioni, influenzando compositori e musicisti in ogni parte del mondo.

Addio a Lalo Schifrin: l’autore di “Mission: Impossible” aveva 93 anni

Lalo Schifrin, celebre compositore e direttore d’orchestra argentino, è morto a 93 anni in un ospedale di Los Angeles, dove era stato ricoverato a causa di una polmonite. La notizia è stata diffusa da fonti vicine alla famiglia e confermata dai media statunitensi. Appena due mesi prima della sua scomparsa, aveva lanciato una nuova composizione sinfonica, intitolata “Viva la Libertà!”, un omaggio al coraggio e alla resilienza del popolo argentino.

Nato a Buenos Aires il 21 giugno 1932, Schifrin era figlio di un violinista e fin da piccolo aveva dimostrato un precoce talento per la musica, iniziando a suonare il pianoforte all’età di sei anni. Negli anni ’50, un incontro decisivo cambiò la sua carriera: quello con il grande trombettista Dizzy Gillespie, al quale Schifrin dedicò la suite “Gillespiana”, un lavoro che lo proiettò rapidamente sulla scena internazionale.

Il genio delle colonne sonore

Tra le opere più celebri che portano la sua firma ci sono le musiche di “Mission: Impossible”“Ispettore Callaghan” e “Starsky e Hutch”. In totale, Schifrin vinse quattro Grammy Awards e ricevette sei nomination agli Oscar, fino a ottenere nel 2019 l’Oscar alla carriera, consegnatogli dall’amico e collaboratore di lungo corso Clint Eastwood.

Un riconoscimento che coronava una carriera straordinaria, segnata da versatilità, innovazione e passione. Il mondo della musica perde una figura monumentale, ma il suo lavoro – tra pentagrammi e pellicole – continuerà a vivere, emozionare e ispirare.

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