
In un’area immersa nella natura, lontana dal traffico e dal ritmo caotico della quotidianità, una scoperta inattesa ha scosso la quiete di un gruppo di escursionisti. Lì dove solitamente ci si rifugia per respirare aria pulita e ritrovare un senso di libertà, qualcosa ha interrotto l’armonia del paesaggio montano, lasciando sgomento e interrogativi ancora senza risposta.
Un mezzo fermo, apparentemente abbandonato, una porta socchiusa da giorni e il silenzio innaturale proveniente dall’interno: questi dettagli hanno attirato l’attenzione di chi quella mattina era salito lungo un sentiero conosciuto per i suoi scorci suggestivi e le sue viste panoramiche.

Il corpo ritrovato in un camper
Il fatto è avvenuto nei pressi di Crespano del Grappa, in provincia di Treviso, lungo una strada che attraversa la Valle delle Mure. All’interno di un camper parcheggiato da diversi giorni è stato rinvenuto il corpo senza vita di Loris C., escursionista di 53 anni, residente a Solagna. A notare il veicolo fermo e inusualmente silenzioso sono stati alcuni escursionisti di passaggio, insospettiti dalla porta lasciata aperta a metà.
Secondo le prime informazioni, sarebbe stato un conoscente della vittima a decidere di controllare l’interno del mezzo. Lì ha trovato il corpo dell’uomo, ormai privo di vita. Sul posto sono giunti i Carabinieri e il personale sanitario del Suem, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Ipotesi: malore dopo un’escursione
Le prime ricostruzioni lasciano intendere che l’uomo fosse partito in solitaria per un’escursione e per realizzare riprese con un drone nella zona. Potrebbe aver avuto un malore improvviso al rientro nel camper, circostanza che attualmente resta l’ipotesi più plausibile, sebbene non siano ancora escluse altre possibilità. Non ci sarebbero, almeno per ora, segni evidenti di violenza o elementi sospetti.
L’autopsia stabilirà con chiarezza le cause della morte, ma il quadro iniziale farebbe propendere per una tragedia di tipo naturale. In attesa di ulteriori sviluppi, gli inquirenti stanno ascoltando i testimoni e ricostruendo le ultime ore dell’uomo per fare luce su quanto accaduto.
La comunità locale è rimasta profondamente colpita dall’accaduto, ricordando l’escursionista come una persona riservata, amante della montagna e della solitudine, elementi che rendevano quelle vette un luogo speciale per lui.