
Momenti di gelo hanno avvolto il Red Bull Ring durante la Sprint Race di Formula 2 del Gran Premio d’Austria. L’aria, carica di adrenalina e attesa, è stata squarciata da un frastuono improvviso, un impatto violento che ha ammutolito le migliaia di tifosi assiepati sulle tribune. Una vettura, dopo un tentativo audace di sorpasso, ha perso aderenza, toccando un avversario, poi un altro, e in un istante surreale, si è sollevata da terra, iniziando una serie di ribaltamenti agghiaccianti. Due, tre volte. Ogni giro della monoposto capovolta ha amplificato la paura, dipingendo un quadro di orrore in movimento sulla pista austriaca.
Le telecamere, con un’interruzione brusca e significativa, hanno smesso di inquadrare la scena, lasciando il pubblico e i commentatori nel più totale silenzio e con il fiato sospeso. L’assenza di immagini, anziché alleviare, ha acuito la tensione, alimentando gli scenari peggiori nella mente di tutti. L’incidente aveva bloccato la gara, con la bandiera rossa sventolata immediatamente, ma l’attenzione non era più sulla competizione. Ogni sguardo era fisso sul punto dell’impatto, aspettando un segnale, una notizia, qualsiasi cosa che potesse dissipare l’angoscia che si era diffusa. Poi, un’immagine. Un’ombra che si muove. Un gesto. Un sospiro collettivo di sollievo ha attraversato il circuito quando si è visto il pilota emergere dall’abitacolo distrutto, aiutato dai commissari. Scosso, visibilmente provato, ma illeso. Una vera e propria liberazione.
Il dramma della Sprint Race di F2 al GP d’Austria: attimi di terrore e un miracoloso scampato pericolo
La Sprint Race di Formula 2 al Gran Premio d’Austria si è trasformata in un palcoscenico di pura drammaticità, offrendo un promemoria agghiacciante della fragilità e al contempo della sicurezza nel motorsport moderno. L’incidente che ha visto protagonista Sami Meguetounif ha catalizzato l’attenzione globale, trasformando una corsa ad alta velocità in un’odissea di terrore e, fortunatamente, sollievo.
Il momento chiave si è verificato in Curva 3. Meguetounif, a bordo della sua Trident, ha tentato un sorpasso audace e aggressivo all’interno, una manovra che si è rivelata estremamente rischiosa. Il contatto iniziale con Arvid Lindblad è stato solo l’inizio. In una frazione di secondo, la sua vettura ha impattato anche quella di Zak O’Sullivan, e la combinazione di questi contatti ha avuto conseguenze disastrose. La monoposto del giovane francese si è sollevata da terra con una violenza inaudita, iniziando una serie di ribaltamenti spaventosi. La vettura si è cappottata due volte su se stessa, fermandosi infine sottosopra sul tracciato, un groviglio di metallo e fibra di carbonio.
Massive crash in Formula 2 sprint race. All drivers are okay.#F2 #AustrianGP pic.twitter.com/HvUVZRuoYE
— Formula Centric (@formula_centric) June 28, 2025
L’immediata risposta della direzione gara e i momenti di apprensione
L’immediata esposizione della bandiera rossa è stato un gesto doveroso e urgente da parte della direzione gara, che ha immediatamente sospeso la corsa. Le immagini televisive hanno saggiamente evitato di indugiare sul pilota, alimentando ulteriormente la suspense tra gli spettatori e i team. L’attesa è stata estenuante, con il timore di conseguenze gravi che aleggiava su tutti. Tuttavia, pochi istanti dopo, un’ondata di sollievo ha travolto il paddock e le tribune quando Meguetounif è stato visto uscire dall’abitacolo con l’assistenza dei commissari. Sebbene visibilmente scosso dall’accaduto, la sua incolumità fisica è stata un vero e proprio miracolo, testimonianza dell’incredibile evoluzione dei sistemi di sicurezza nelle monoposto moderne.
L’incidente di Meguetounif ha avuto ripercussioni immediate sulla gara. La sospensione è durata a lungo, con il tracciato che necessitava di essere pulito e la vettura rimossa. Quando la corsa è finalmente ripresa, si è verificata un’ulteriore interruzione, seppur meno drammatica, a causa di un problema tecnico occorso a Dino Beganovic. Questi eventi hanno trasformato la Sprint Race in una serie di interruzioni e ripartenze, mettendo a dura prova la concentrazione e la gestione dello stress di tutti i piloti.
Fortunatamente, sia Lindblad che O’Sullivan sono rimasti illesi nell’incidente, un altro elemento di grande sollievo in una giornata altrimenti carica di tensione. L’episodio di Meguetounif rimarrà sicuramente impresso nella memoria come uno dei momenti più spaventosi della stagione di Formula 2, ma anche come un potente esempio di come l’ingegneria e la sicurezza siano fondamentali per proteggere i piloti in situazioni estreme.