
Jannik Sinner, il tennista altoatesino numero uno al mondo, ha affrontato con fermezza una delle settimane più intense della sua carriera, non solo per l’attesa legata al prestigioso torneo di Wimbledon, ma anche per il clamoroso annuncio della separazione dal preparatore atletico Marco Panichi e dal fisioterapista Ulises Badio. La notizia, confermata ufficialmente dal suo staff, ha destato grande scalpore nel mondo del tennis, ma Sinner ha spiegato la propria decisione con serenità e determinazione durante la conferenza stampa a tre giorni dall’inizio dello Slam londinese.

Una scelta ponderata
“Era una cosa già decisa da tempo,” ha affermato il campione italiano, che ha voluto chiarire come il cambiamento fosse già stato pianificato da settimane, smentendo ogni ipotesi di crisi improvvisa. “Finora mi sono sempre trovato bene con Marco e Ulises, e insieme abbiamo fatto grandi cose, ma sentivo la necessità di fare qualcosa di diverso. Ho deciso dopo Halle, era arrivato il momento.”
La dichiarazione di Sinner sembra mettere a tacere le voci su presunti dissapori all’interno del team. L’atleta ha infatti sottolineato che la separazione è avvenuta in modo amichevole e senza eventi clamorosi a determinarla: “Non c’è una ragione specifica, semplicemente ho sentito che era il momento giusto. Anche la finale raggiunta al Roland Garros è stato un grande obiettivo, e per questo sono grato a chi ha lavorato al mio fianco.”
Le difficoltà di Halle e il futuro a Wimbledon
Il riferimento al torneo di Halle non è casuale. Dopo un’uscita di scena anticipata in Germania, Sinner ha ammesso di non aver avuto molto tempo per recuperare fisicamente e mentalmente, ma ha voluto comunque affrontare il cambiamento con uno spirito positivo. “Ad Halle non ero al massimo, ma il livello era molto alto. Ora però sono qui, pronto per Wimbledon, e non voglio pensare al passato. Quel che è successo è successo,” ha dichiarato con fermezza.
Concentrato sul presente e sul futuro, Sinner ha confermato di sentirsi in ottima condizione mentale per affrontare il torneo: “Essere qui come numero uno al mondo è una grande responsabilità, ma anche un motivo di orgoglio. Sono fiero di rappresentare il mio paese e di giocare il mio miglior tennis in uno dei palcoscenici più importanti del nostro sport.”

Nessuna fretta per i sostituti
Un tema inevitabile durante l’incontro con i media è stato quello dei sostituti di Panichi e Badio. Sinner, però, ha voluto chiarire che al momento non ci sono piani definitivi: “Non è il periodo adatto per cercare nuove persone nello staff. Al momento voglio concentrarmi solo sul torneo. Quando sarà il momento giusto, valuterò le possibilità con attenzione. Quello che cerco è un rapporto di fiducia, sia con me che con il resto del team.”
La riflessione sul lavoro di squadra è stata particolarmente significativa: “Mi ispiro molto a mio padre, che è cuoco. In cucina, come nello sport, bisogna andare d’accordo con le persone con cui lavori. È fondamentale avere una buona sintonia. Credo che il tempismo della separazione possa sembrare strano dall’esterno, ma per me non cambia molto. La preparazione fatta prima di Wimbledon mi permette di essere sereno.”

Obiettivi chiari per il futuro
Il tennista altoatesino arriva a Wimbledon con grandi ambizioni, ma anche con la consapevolezza delle difficoltà che lo attendono. Dopo le finali perse agli Internazionali di Roma e al Roland Garros, Sinner è determinato a fare un passo in più. L’erba di Wimbledon rappresenta un terreno insidioso ma anche una straordinaria opportunità per dimostrare la sua crescita come atleta e come leader nel circuito ATP.
“Sono consapevole che il livello sarà altissimo, ma sono pronto a dare tutto. Ho lavorato duramente per arrivare qui, e voglio vivere ogni momento al massimo,” ha concluso con un sorriso.

Ora, le aspettative sono tutte sul campo. La scelta di rinnovare il suo team e la determinazione mostrata in questa fase cruciale della stagione potrebbero rappresentare una svolta decisiva nella carriera del giovane campione. Wimbledon, con il suo fascino senza tempo, sarà il teatro di una nuova pagina nella storia di Jannik Sinner.