
Il Gran Premio d’Austria ha regalato una gara ad altissima tensione e con il colpo di scena decisivo solo nelle ultime curve. Sul circuito del Red Bull Ring, Lando Norris ha conquistato una vittoria pesantissima, resistendo fino alla fine all’assalto del compagno di squadra Oscar Piastri in una domenica dominata dalla McLaren, con Ferrari e Mercedes ancora una volta costrette a inseguire. Decisiva l’incisività di Norris nel corpo a corpo iniziale e la lucidità nel finale, nonostante un piccolo danno all’ala anteriore.
McLaren in fuga, poi il duello
Già dalla partenza si era capito che sarebbe stato un affare interno alla scuderia di Woking. Piastri brucia Leclerc, si affianca a Norris e i due danno spettacolo alla prima tornata, con sorpassi e controsorpassi da manuale. Dopo il caos al via – fuori subito Verstappen e Antonelli per un contatto evitabile – la corsa si stabilizza con Norris e Piastri in fuga, mentre Leclerc e Hamilton provano a tenere il passo. Le Ferrari sono competitive, ma il ritmo delle McLaren è superiore.
I pit stop, a metà gara, rimescolano temporaneamente le carte: Norris rientra dietro Piastri ma lo supera poco dopo, ristabilendo le gerarchie. L’australiano non molla, si riporta sotto e a dieci giri dalla fine accende un finale di gara al cardiopalma. A cinque giri dalla bandiera a scacchi è a 1.8 secondi, ma una scodata in uscita di curva e qualche doppiato troppo aggressivo (con penalità a Colapinto) gli tolgono la possibilità di attacco.
Caos e sorprese nel gruppo
Dietro le McLaren, Leclerc chiude terzo dopo una strategia solida ma non abbastanza incisiva. Hamilton, in lotta fino a metà gara, perde terreno con un lungo e rientra in quarta. Il migliore tra i piloti “di rincorsa” è Bortoleto, protagonista di una gara grintosa che lo porta fino alla quinta piazza.

Male la Mercedes, con Russell in difficoltà e mai competitivo nel ritmo gara. Gara disastrosa per la Williams, che perde Sainz prima del via e poi anche Albon al giro 17. Bene Hadjar, autore di buone manovre nel traffico, mentre Tsunoda rovina la sua corsa con un contatto su Colapinto, sanzionato con 10 secondi di penalità.
Norris solido, Piastri aggressivo ma sfortunato
Alla fine è Norris a festeggiare: una vittoria di consistenza, più che di spettacolo, che conferma il suo stato di forma e il salto di qualità della McLaren. Piastri, con il giro più veloce e diversi tentativi di attacco, ha mostrato ancora una volta personalità e ritmo, ma ha pagato qualche errore e un pizzico di sfortuna nei momenti chiave.
Una gara che rilancia Norris in classifica piloti, conferma la McLaren come la monoposto più competitiva del momento e lascia la sensazione che il duello interno tra i due compagni di squadra sia appena cominciato. E in ottica mondiale, il paddock prende nota: Red Bull oggi non c’era. mentre la Ferrari dà segni di miglioramento.